STASERA BELGIO-PORTOGALLO CHI PASSA TROVA L’ITALIA

E’ anche la sfida Lukaku contro Ronaldo, tra due squadre molto ben equilibrate, il Belgio forse è un tantino più forte, il Portogallo è la vincente uscente ma non sembra essere all’altezza di quella di 4 anni fa. La battaglia del gol, lo scontro dei bomber, con vista sui quarti e sull’Italia. Tra Belgio e Portogallo è sfida d’attacco e il confronto si sintetizza in un duello tra il meglio della serie A: Cristiano Ronaldo e Romelo Lukaku. Lo juventino è già capocannoniere del torneo con 5 reti, l’interista insegue a 3. «È la prima finale dell’Europeo: non è da giocare, è da vincere», carica il c.t. portoghese Fernando Santos, campione in carica deciso a difendere il titolo dopo essere sopravvissuto, con parecchie difficoltà, al girone della morte con Francia e Germania. Il Belgio fa paura, è primo nel ranking mondiale Fifa, ha ritrovato De Bruyne e Witsel a centrocampo, ha in Lukaku la stella polare. Il match inaugura la parte più competitiva del tabellone degli Europei: chi passa ai quarti troverà gli azzurri di Mancini. Belgio e Portogallo sono tra le Nazionali più prolifiche dell’Europeo: 7 reti a testa nei gironi. La differenza sta nelle difese. Ermetica quella dei Diavoli Rossi di Martinez, con un gol subito fin qui, contro i 6 incassati dal Portogallo che ha mostrato preoccupanti crepe nella disfatta con la Germania.

Ronaldo verso il record

La sfida è un inedito, non ci sono precedenti né ai Mondiali né agli Europei, l’ultima vittoria del Belgio è del 1989, nelle cinque sfide successive il Portogallo è sempre rimasto imbattuto, con CR7 che ha fatto spesso punito i Diavoli Rossi. Ronaldo insegue l’ennesimo record della sua infinita carriera. Con un’altra rete arriverà a quota 110 gol con il Portogallo, superando così l’iraniano Ali Daei e diventando il giocatore più prolifico a livello mondiale di una Nazionale. «Non è Belgio contro Ronaldo, ma Belgio contro Portogallo» puntualizza il difensore del Benfica Vertoghen, sempre bucato da CR7 nelle ultime quattro volte che l’ha incrociato sulla sua strada.

Lukaku: «Sono un top»

Dall’altra parte c’è Lukaku non impressionato da Ronaldo. «Cristiano è fortissimo, ma l’ho già battuto in serie A. mi considero un top player, sogno il pallone d’oro», la puntura dell’interista, fresco di scudetto, un trofeo che ha cambiato il suo status e la sua percezione. Insomma è sempre Inter contro Juve, anche in Europa. La diffidenza è invece la bandiera sventolata dal c.t. del Belgio Martinez, nato in Spagna. Stasera a Siviglia giocherà in casa. «Ronaldo è molto importante, ma non ci sono piani speciali per fermarlo. Mi preoccupa il Portogallo, sa adattarsi alla perfezione ai match importanti».