Post-partita di veleni per Lazio-Torino. Polemiche sugli spalti e negli spogliatoi. Dopo il recupero giocato all’Olimpico, Ciro Immobile, centravanti della Lazio, si scaglia contro  il presidente granata con un post su Instagram: “Al termine della partita il presidente del Torino Urbano Cairo mi ha raggiunto all’ingresso dello spogliatoio della Lazio iniziando a offendermi e rivolgendomi gravi accuse, accusandomi ai aver giocato la partita con il ‘sangue agli occhi’. Non posso tollerare ingiurie e infamie che diffamino, senza alcun valido motivo, la persona”.

Ciro Immobile scrive la sua verità in un lungo messaggio. Vuole espingere le accuse che a suo dire avrebbe avuto a fine partita: “Tutti sanno chi è Ciro Immobile. Dentro il campo, e soprattutto fuori. Posso accettare le critiche al calciatore, non gravi offese diffamatorie all’uomo che sono. Soprattutto se quest’ultime arrivano da dirigenti del mondo del calcio. Al termine della partita di questa sera il Presidente del Torino Urbano Cairo mi ha raggiunto all’ingresso dello spogliatoio della Lazio iniziando ad offendermi, a scagliarsi verbalmente nei miei confronti rivolgendomi gravi accuse infamatorie, accusandomi di aver giocato la partita con “il sangue agli occhi”, e altre cose riguardanti anche la gara d’andata di questo campionato disputata contro il Torino, arrivando perfino a dirmi che ho giocato quella gara positivo al Covid”.

 

 

E conclude: “Non smetterò mai di ringraziare il Presidente Cairo per avermi dato la possibilità di consacrarmi nel Torino come calciatore, ma non posso sorvolare su un episodio che oltrepassa la dimensione calcistica. Tutti sanno chi è Ciro Immobile; un calciatore, sì, ma soprattutto un uomo rispettoso delle regole e dei principi della lealtà. Non posso tollerare ingiurie ed infamie che diffamino, senza alcun valido motivo, la mia persona”.