TUTINO AMMUTOLISCE I FALSI ULTRAS,DOPPIETTA DEDICATA A FABIANI LA SALERNITANA FA UN PASSO AVANTI PER LA SERIE A

Fabiani lo ha voluto a tutti i costi ci ha puntato e sta avendo ragione .La doppietta con la quale ha travolto l’Ascoli è di quelle da incorniciare e la corsa verso la serie A prosegue. La città gongola, la tifoseria comincia a crederci. E’ vero che i granata stanno attraversando un periodo di crisi, quattro pareggi consecutivi per una squadra che deve andare in serie A sono troppi, ma è altrettanto vero che poi le risposte ci sono. Le sconfitte di Monza ed Empoli in special modo sono brutti ricordi, le mazzate degli arbitri con Pordonene e Chievo ne hanno frenato la riscossa. I granata però sono là, se la giocano. e hanno la consapevolezza di poter dire la loro fino in fondo. Tutino parte alla grande. In mezzora praticamente i salernitani hanno archiviato la pratica. Al 2′ assist di Capezzi e tocco vincente di Tutino. Al 7′ ancora granata pericolosi: Tutino serve Casasola che prova un diagonale, respinge Leali. Al 10′ altra occasione per i granata con una conclusione di Gondo parata da Leali. Al 24′ raddoppio della Salernitana con Tutino che realizza la sua doppietta personale.  

 

Il primo tempo si chiude con i granata avanti nel punteggio per ben 2-0. Nella ripresa c’è anche spazio per una traversa della squadra di Castori e Fabiani sempre con Tutino. Paura per Dziczek il centrocampista polacco si è sentito male. Al fischio finale a Salerno social tutti vuoti, muti , dirette facebook dei soliti noti flop, siti anti Salernitana con titoli di rancore e striscioni rimasti sotto le scale per il generale bruciore di culo dei falsi tifosi, quelli che rompono i coglioni, che stanno tendando in tutti modi di vedere distrutta la Salernitana. Grande gioia per i sostenitori granata, la vittoria di Ascoli è un segnale chiaro ed evidente che la squadra è in palla. La dedica di Tutino per Fabiani è tutto un programma e la dice lunga di come i giocatori e tutto l’ambiente guardano agli sforzi societari con interesse e riconoscenza. La strada verso la serie A ormai è intrapresa. Sergio Vessicchio