UFFICIALE: LA VIBONESE RESTA IN SERIE D, CONI ACCOGLIE RICORSO DI LEGA PRO E FIGC

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Dopo una lunga Camera di consiglio i giudici hanno deciso di non decidere. Gli atti tornano indietro per un cavillo e si riparte addirittura dal primo gradodi MIMMO FAMULARO – FONTE: ZOOM24.IT

Il Collegio di garanzia del Coni ha accolto il ricorso della Figc e della Lega Pro annullando con rinvio la sentenza emessa lo scorso 24 agosto dalla Corte d’appello federale. Si torna indietro addirittura di due gradi e il processo riparte da zero, dal Tribunale nazionale federale. Alla base del provvedimento un difetto di notifica che ha convinto il presidente Frattini a dare ragione a Tavecchio e a Gravina nonostante il parere negativo della Procura federale del Coni che, per la prima volta nella storia, si era schierata con la controparte, ovvero con la Vibonese. Non è però bastato e la Serie C resta una chimera. Il club rossoblù potrebbe ora ricorrere al Tar del Lazio come fece lo scorso anno la Paganese, ma intentato si dovrà ripartire dalla Serie D. Il comunicato del Coni. Il Collegio di Garanzia dello Sport, a Sezioni Unite, ha accolto il ricorso presentato congiuntamente dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.), in persona del Presidente, Carlo Tavecchio, e dalla Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), in persona del Presidente, Gabriele Gravina, contro la Società U.S. Vibonese Calcio s.r.l., nonché nei confronti della Procura Federale FIGC, della Procura Generale dello Sport c/o il CONI e della società A.C.R.Messina, per l’annullamento, previo assenso di misure cautelari, della decisione resa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC, di cui al C.U. n. 34/CFA del 30 agosto 2017, sul reclamo dell’U.S. Vibonese, che, in accoglimento del ricorso proposto da quest’ultima, ha disposto la retrocessione all’ultimo posto della società A.C. R. Messina nello scorso Campionato di Lega Pro (s.s. 2016/2017), determinando la reintegrazione della compagine calabrese nell’organico del campionato di Serie C per la stagione sportiva 2017/2018. Il Collegio HA ANNULLATO la decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC, di cui al C.U. n. 34/CFA del 30 agosto 2017, e, per l’effetto, RINVIA al Tribunale Federale Nazionale di primo grado endofederale. Il dibattimento. Nel pomeriggio il Collegio aveva ascoltato gli avvocati delle varie parti in causa. La Figc, insieme alla Lega Pro, aveva ribadito la necessità di annullare la sentenza della Corte Federale d’Appello per vizi di forma facendo seguito a quanto sostenuto nell’istanza ma anche rappresentando presunte pericolose ripercussioni dovute ad eventuali richieste di risarcimento danni da parte di altre società indirettamente coinvolte come il Melfi o il Taranto. Il difensore della Vibonese, l’avvocato Cesare Di Cintio, ha ovviamente smantellato punto per punto le tesi sostenute da Federcalcio e Lega Pro, ribadendo la legittimità della sentenza emessa dalla Corte Federale d’Appello, l’inammissibilità del ricorso presentato congiuntamente da Tavecchio e Gravina e sottolineando che eventuali richieste di risarcimento danni da parte di terzi non sono più possibili, in quanto fuori termine. La Procura generale del Coni con la Vibonese. A sorpresa, a sostegno delle tesi della  Vibonese si è schierata anche la Procura generale del Coni, la quale ha praticamente contestato la legittimità del ricorso presentato dalla Figc in quanto non previsto da alcuna normativa federale e, allo stesso tempo, ha ribadito l’inammissibilità del reclamo della Lega Pro, per assenza di interesse ad agire. Preludio al verdetto favorevole? Niente affatto. Il Coni rispedisce indietro gli atti e la Vibonese resta nel limbo. La telenovela continua.