UNDER NEI DILETTANTI,VIVIANI:”TOGLIETELI SE VOLETE SALVARE IL CALCIO”

Nel difficile e complesso abbassamento di livello nel calcio di base che ha portato l’Italia ha fare un passo indietro anche non andando agli ultimi mondiali,a non vincere nienre in Europa da quasi 10 anni si inserisce una voce importante e credibile come quella del procuratore sportivo l’avvocato Valentino Viviani che vive da vicino il calcio dilettantistico il quale con un post durissimo su facebook spiega i motivi per i quali bisogna subito togliere l’obbligo degli under nel calcio:

“Faccio una riflessione, come sempre di natura personale, su una tematica dibattuta più volte e che ieri ho avuto modo di constatare ulteriormente.
Ieri a San Gregorio Magno si è disputata una partita amichevole tra la Salernitana (compagine di serie B ) e una rappresentativa di calciatori assemblata da me e dal mio socio Stefano Squitieri, composta precisamente da calciatori militanti in categorie inferiori come eccellenza/serie D, fatta esclusione per alcuni giocatori locali che dovevano per forza essere in distinta.
In campo abbiamo schierato su 11 calciatori (disposti su un 4-3-2-1) 10 over e un solo under (Tourè – classe 2001) che ha giocato come play davanti alla difesa.
Il nostro reparto difensivo era composto oltre che da un portiere over come Robertiello, da una linea difensiva formata da 2 terzini come Imparato e Iommazzo e dalla coppia centrale Taddeo-Itri.
Morale della favola, e per non portarla troppo alla lunga, la Salernitana è riuscita a sbloccare il risultato solo al 40′ del primo tempo sudando le proverbiali sette camicie nonostante 15 giorni di ritiro nelle gambe a differenza dei nostri. E se ha dovuto battagliare per parecchio tempo prima di trovare il gol sapete il perchè?? perchè senza under in campo il livello è molto più alto e quindi diventa più difficile segnare anche per una squadra che milita in un campionato di serie B!
La regola degli under purtroppo oltre ad abbassare il livello dei campionati è controproducente anche e sopratutto per i giovani stessi e le statistiche generali sono eloquenti con ragazzi che una volta finito il triennio da sottoquota hanno difficoltà a trovare collocazione se non in categorie inferiori mancando il cosìdetto balzo in avanti.
La prova provata di quello che dico, e non è un paradosso, è proprio la presenza nella formazione da noi allestita di un classe 2001 che giocava in una zona centrale del campo e non perchè obbligato da una regola ma per scelta e quindi per meriti tecnici.
Spero tanto che un domani chi di dovere possa ravvedersi e sopratutto confrontarsi con chi vive il campo giorno per giorno, e non intendo le società con i presidenti e i loro dirigenti, ma bensì i calciatori e gli allenatori ovvero i veri protagonisti di quello che succede in campo la domenica.
Provate a chiedere loro cosa ne pensano su questa regola degli under, vi risponderanno tutti all’unisono che un giovane giocherà sempre purchè BRAVO!
Togliete al più presto questa “regola” di mezzo, fatelo per il bene del calcio!!”