Si separano le strade tra l’Agropoli e Turco. Il presidente Infante ha fatto già sapere che l’anno prossimo Turco non sarà più l’allenatore qualsiasi sia il destino dello stesso presidente , se lascia o se rilancia  o con un altro presidente. L’Agropoli  è diventato un mercimonio sgradito al presidente e alla dirigenza. Turco e Follera( il suo rendimento in campo è stato tra i migliori della squadra)  sono stati etichettati dai vertici dell’Agropoli come i responsabili . Difficilmente Turco sarà riconfermato anche da un’altra gestione. Per il momento Turco rimane sulla panchina per i play off la cui fiducia da parte di tutti è minima. La squadra è incapsulata nel deficitario mercato di dicembre durante il quale sono arrivati giocatori che non hanno fornito l’apporto necessario. All’interno dell’Agropoli si parla insistentemente di un golpe alla fine del girone di andata costruito da Turco e portato avanti da Follera considerato dalla società il vero direttore sportivo. A Turco non si danno tante le colpe del rendimento perchè poi il secondo posto lo ha portato a casa ma la distruzione della squadra del girone di andata per favorire forse procuratori amici con giocatori considerati non all’altezza. L’Agropoli come i guastatori di una squadra che era stata lungamente al primo posto nel girone di andata. La mancanza di fiducia del presidente  nei confronti di Turco lo ha tenuto lontano dallo stadio, si certo contano anche i problemi di salute del numero 1 azzurro ma in special modo il rendimento della squadra insufficiente e privo di ogni logica rispetto al budget speso. E nelle prossime ore puntuale arriva lo stipendio accreditato sul conto dei ragazzi. La fune a tirarla troppo si spezza e si è spezzata. Perchè al lungo silenzio di presidenza e dirigenza (segnale di contrasto totale alle scelte di mercato del duo Follera Turco) arriva il benservito per Turco rimasto in panchina perchè il presidente dopo essersi accorto del fallimento del mercato invernale aveva mollato e ha avuto ragione perchè la squadra ha avuto un rendimento da zona retrocessione con 10 pareggi in casa e due sconfitte e le partite vinte immeritatamente con Solofra e Volcei, sul neutro di Capaccio sono state rubate  come anche quella in trasferta con la Virtus Avellino.

LA CONTESTAZIONE DEI GIOCATORI

Ben preso a tutti, non solo a noi, i nuovi arrivi sono sembrati trastole, marchette di mercato per far guadagnare soldi a procuratori amici,  gente scadente, arrivata e pronta a svernare con un ricco compenso mensile. Abayan, Urruti, Infimo, Montero e lo scandalo mondiale Marzullo giocatore importante, bravo, con una lunga carriera, ma totalmente infortunato, ha oltre 40 anni. Su questi 5 calciatori si abbatte la rabbia del presidente e della dirigenza che ha preso le distanze da Turco totalmente almeno da 3 mesi. Striano si è defilato, Nicola Volpe ha fornito un apporto solo organizzativo, Paolo Fusco ha cercato di mediare ma davanti alla rabbia del presidente nulla ha potuto. Turco e compagnia bella pensano di aver fatto la banda bassotti contro il presidente e l’intera città e invece si sbagliano. Qui tutti si sono accorti del sistema messo in atto quando hanno fatto cacciare giocatori bravi per portare i bidoni. Li hanno fatti operare, agire e fare i comodi loro perchè la banda bassotti ha scelto una tempistica giusta per “fottere” il presidente ma sono stati presi con le mani nel sacco e giudicati malissimo tanto è vero che oggi è arrivato il benservito. Faranno i play off e saranno cacciati senza appello. Turco è un allenatore bravo molto bravo, una persona seria e anche onesta ma negli ultimi mesi ha dovuto cambiare registro e atteggiamento per giustificare a se stesso quanto di distruttivo ha  fatto. Il primo ad accorgersi del macello che ha fatto in sede di calcio mercato è stato proprio lui, troppo esperto e troppo intelligente per non capire. Una volta resosi conto ha evitato qualsiasi scontro con chiunque, si è limitato ad una gestione lineare ma ha perso di vista il campo che inesorabilmente è stato il giudice unico del macello, la cartina di tornasole dell’operato nefasto di dicembre.

I MODULI SBAGLIATI

Turco è andato in confusione non potendo gestire il mercato fallimentare con i bidoni arrivati e la posizione in classifica. Il San Marzano domato nella prima di coppa Italia con il rinvio della partita di ritorno  aveva già messo la freccia e allungato perchè l’Agropoli bello, pimpante, forte del girone di andata era stato smantellato da Turco. E nella gara di ritorno a mercato chiuso le distanze già erano tante. E piano piano anche in campionato l’Agropoli perde il primato, perde posizioni e perde l’identità perchè Turco sbaglia moduli, formazioni e atteggiamenti trovandosi in squadra gente che non rispondeva più come nel girone di andata. Ha cominciato a cambiare moduli non indovinando mai quello buono, il 3-5-2 sul quale avrebbe potuto impostare l’intera stagione, cementificare il gruppo e arrivare ai play off con una sicurezza tale da passare alla fase successiva. E invece la squadra è totalmente fallito con il 4-4-2 con il quale ha snaturato alcuni giocatori, ne ha fatto infirtunare altri e altri ancora finiti fuori ruolo e fuori contesto.

I GIOCATORI DANNEGGIATI

Il primo su tutti De Sio, un autentico campioncino a centrocampo relegato in difesa a fare errori elementari come domenica sul primo goal. Natiello messo regista, poi interno, poi dietro le punte, ne ha minato il rendimento. Salerno il migliore under del campionato in senso assoluto fatto salire e scendere dalla panchina mentre dagli spogliatoi gli spifferi venivano fuori contro questo ragazzo accusato di non allenarsi con la costanza dovuta e di non rispettare i senatori. Dall’esterno invece è un ragazzo esemplare, attivo e sempre propenso al gioco e alla disponibilità verso la squadra. Pollio il quale poteva essere il terzo nella difesa a tre, prima considerato poi messo largo a destra a fare figuracce e poi ancora isolato dalla squadra ma è un giocatore molto forte utilizzato nel punto giusto. Paparella scaraventato in panchina senza dare spiegazioni a nessuno, il rendimento di Gesualdi è di tutto rispetto ma si perde un under. I motivi del risentimento contro Paparella stroncato mentre stava crescendo e dando il meglio, non li conosciamo  ma almeno poteva spiegarlo in qualche intervista, e invece no, il tecnico non ha agito da allenatore ma da padrone e questo ha finito per irrigidire ancora di più il presidente.

I PLAY OFF

Per i play off il 30 aprile al Guariglia contro il Solofra Turco sarà ancora in panchina ma da separato in casa, sa di dover lasciare l’anno prossimo, la stessa sorte che gli era toccata ad Angri dove però ha fatto un autentico miracolo in grado di consacrarlo. Se l’Agropoli dovesse superare il turno contro un Solofra a questo punto super favorito troverebbe la vincente tra Scafatese e Audax sempre al Guariglia. Per il momento è utopia, l’ultimo e unico successo al Guariglia di questa stagione è arrivato contro l’ultima in classifica il Sant’Agnello con un tiro di Mimmo Maiese a tempo scaduto. Vincere in casa sarà un’impresa a questo punto. Sergio Vessicchio

 

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