US AGROPOLI LA PARABOLA DI MISTER SANCHEZ, HA TROVATO MACERIE HA RICOSTRUITO : “ONORATO DI ESSERE ARRIVATO QUA, LA CITTA’ E’ DI CATEGORIE SUPERIORI”

E’ arrivato dove era stato solo da avversario e da turista perché da ragazzo ha sempre frequentato i lidi e le spiagge di Agropoli. Carlo Sanchez è stato pescato da Striano e Schiavo nel pieno di un macello mentre l’Agropoli era uscita già di scena per il titolo finale. Era stato l’ultimo a battere i delfini al Guariglia con l’Angri e proprio contro l’Angri ha esordito perdendo in casa. L’esordio contro la squadra vincente, quella laureatasi prima del girone, un impatto durissimo per chiunque. Andava chiamato mesi prima quando gridavamo agli scempi fatti da Cianfrone e se ci avessero ascoltato in precedenza ora la storia era un’altra. Sanchez ha trovato uno spogliatoio a pezzi, gente messa all’angolo, in tribuna e addirittura in lista di sbarco come Costantino. Un mercato, un disordine un porto di mare dove non si capiva niente. In silenzio, con grande umiltà, con la pazienza dei saggi e la virtù dei forti ha riportato la squadra sui binari giusti meritandosi la fiducia di uno spogliatoio devastato da Cianfrone e rimesso a posto da lui e dal suo staff riemerso dalle ceneri e riportato ad una professionalità eccellente. E’ stato difficile, sembrava impossibile, ma Sanchez ha riportato l’entusiasmo, la gente allo stadio e la serietà in un ambiente difficile. Striano e Schiavo hanno avuto il merito di aver fatto una scelta saggia anche perchè la concorrenza era agguerrita, Coppola e Agovino erano nomi pesanti e vincenti , Sanchez è riuscito a vincere quella concorrenza e ha lavorato benissimo. Non sono mancate le critiche che si è fatto scivolare addosso da uomo vero e da uomo di calcio. Si è confrontato con lo spogliatoio sui moduli e sui metodi, con il suo secondo e con i senatori della squadra che lo hanno supportato in tutto ha colloquiato, con loro trovando un punto d’intesa. I giocatori lo hanno subito fatto loro perchè hanno capito che si trovavano davanti un allenatore moderno e razionale, calmo e saggio.

 

 

La gente si è affezionata a Sanchez e lui ha confermato il suo amore per la città di cui ha sempre avuto un debole: ” Sono stato bene, è una piazza che mi piace tanto, la conosco da 40 anni da quando venivo in vacanza, la società mi ha fatto stare bene, sono contento di averla accettata, sono contentissimo di questa esperienza. La società ha dato tutto quello che poteva dare. I giocatori mi hanno dato moltissimo, abbiamo fatto un bel percorso. Grande intesa con il presidente Infante un uomo straordinario e con i dirigenti. C’è il rammarico di come è finita, l’avete visto tutti. Credo che questa piazza merita più di questa categoria, lo merita la società, lo merita la città, forse lo meritiamo tutti noi perché oggi è complicato fare calcio a livello regionale, i campionati nazionali danno visibilità, esperienza e mettono a disposizione di tutti la professionalità che manca nei tornei regionali. Ripeto questa esperienza di Agropoli è stata bellissima, sono contento”. Contenta è anche la tifoseria e la città per il personaggio Sanchez, un uomo di grandi valori e contento è il presidente e i suoi straordinari collaboratori Striano e Schiavo i quali hanno azzeccato, ma non vi erano dubbi, la scelta di Sanchez non solo per il calcio ma anche per la persona che si è dimostrata e che noi conoscevamo da tempo. Ha fatto diventare una tavola il mare in tempesta e se non ci si fosse messo l’arbitro Iliano con la sua porcheria forse l’azione di Sanchez avrebbe avuto pagine ancora più belle. Ma il calcio non finisce certo qui. Sergio Vessicchio