VESSICCHIO RISPONDE AL PRES. ALLOCCA: “NESSUN ATTACCO, POLEMICHE STERILI”
Rispondiamo al presidente del Nola Allocca il quale ha dichiarato a un sito di informazione sportiva di aver subito un attacco da tutti i fronti nonchè dal sottoscritto minacciando azioni legali. Partendo dal presupposto che l’articolo non è a firma dello scrivente ma bensì pubblicato dalla redazione di Calcio.Goal, rispedisco al mittente le accuse rivoltemi dal presidente Allocca in quanto non vi è alcun attacco nei suoi confronti ma sono solamente state riportate delle dichiarazioni rese dal calciatore Vanacore a un altra testata giornalistica come riportato nell’articolo stesso. Non intendiamo entrare in polemica e non ci abbasseremo mai a intimidazioni di vario genere che provengano dal presidente Allocca o da chiunque altro. In tanti anni di lavoro nessuno mai può e deve insegnarci come svolgere la nostra professione quindi rispediamo con fermezza la chiamata in causa da parte del presidente Allocca. In merito all’articolo e al suo contenuto al di fuori delle dichiarazioni del calciatore riportate ai microfoni di un altra testata se il presidente si riferisce alle polemiche durante l’anno sulla classe arbitrale, che a nostro avviso sono state fuori luogo, queste sono visibili agli occhi di tutti nei dopo partita di Sport Event quindi ci siamo solo limitati a riportare un dato oggettivo. Oppure se si riferisce al fatto che un altro calciatore in passato si sia lamentato del trattamento ricevuto, anche questo è un altro dato oggettivo e anche in quel caso abbiamo riportato le dichiarazioni rese ai tempi dal calciatore per onor di cronaca e dell’informazione. Quindi invito il presidente Allocca a rivedere la propria posizione sul sottoscritto e ad evitare polemiche sterili, proprio come quelle fatte durante l’anno nei confronti della classe arbitrale a caldo nei post partita, anche perchè il Nola si è salvato con merito sul campo e in questo caso, come quelle di tutte le altre squadre, siamo certi non vi erano alcun complotto o congetture di vario genere. La cultura del sospetto e del complottismo è un modus operandi prettamente italiano, in questo modo non si aiutano gli arbitri nè l’intero panorama calcistico, dalla serie A fino ai dilettanti. Delle intimidazioni giudiziarie non possiamo avere paura in primis perchè abbiamo la coscienza pulita, in secondo luogo saremo noi a rivolgerci alla magistratura se si perpetueranno ancora e adesso stiamo vagliando noi un’azione legale visto che ci hanno attribuito cose non dette e scritte. Sergio Vessicchio