VLAHOVIC E ZAKARIA SI PRESENTANO 2-0. NEGATI DUE RIGORI ALLA JUVENTUS

Se il buongiorno si vede dal mattino la vittoria con il Verona, contro la quale la Juventus non vinceva da 4 partite, firmata da Vlahovic e Zakaria gli ultimi arrivati di una Juventus dove l’unico a non brillare è l’allenatore e poi spiegheremo il perchè,  ha u sapore molto particolare. Il risultato è lo stesso dell’ultima gara in casa in campionato con l’Udinese. La Juventus nel complesso non ha giocato bene ma ha piazzato i tre uomini di qualità a centrocampo, Arthur strrraripante, Rabiot eccellente e zakaria l’uomo in più e la differenza è stata tutta là. Le due punte in campo come mai aveva fatto Allegri fino a questo momento e pur non giocando bene la Juventus ha ritrovato il pragmatismo e la praticità che  Allegri con le sue stronzate le aveva tolto. Subito in goal il nuovo centravanti della Juventus, al 13′ con un tocco di classe. Il numero 7 juventino lanciato da Dybala formato assist man(ma non si tratta del suo ruolo,   ha scavalcato il portiere e poi ha  subito toccato con mano l’avversità dell’arbitro e quindi degli arbitri. Nella prima mezzora non gli è stato fischiato un calcio di punizione netto a limite sullo 0-0 e due rigori mastodontici da malafede del direttore di gara.

 

 

 

È difficile avere le palle e fischiare un rigore a favore della Juventus. Lo deve imparare anche Vlahovic, se stava alla Fiorentina glieli avrebbero chiamati. Diciamo che c’era la nebbia e non hanno visto 4/5 giacchette gialle che stanno sul campo. Ma siamo alle solite. Il Verona prende campo e mantiene il possesso ma la Juventus negli spazi è sempre molto pericolosa e i due rigori negati ne sono la testimonianza. Il Verona gioca ma non punge, nella ripresa il canovaccio è lo stesso, la Juventus in contropiede va vicina al raddoppio come anche il Verona tiene sempre in tensione la difesa bianconera. Poi Morata serve nello spazio Zakaria e l’ex campione della Bundesliga si presenta in area, guarda la porta e batte per il 2-0. I due acquisti si presentano con i goal. La sensazione è che non sono stati loro a cambiare la Juventus ma l’assetto tattico. Il centrocampo a 3 con tanta qualità quindi senza Locatelli e Bentancur è un reparto solido, importante e pieno di classe e potenza. Arthur a dettare i tempi, Rabiot e Zakaria a fare la doppia fase con la transizione possono sopportare il tridente e far cambiare il passo alla squadra. Ci sono volute21 partite per capirlo regalando lo scudetto agli avversari se la Juventus non riuscisse a recuperare. Il guaio Allegri lo ha fatto e chi non lo dice è come sostiene Adani, in malafede, venduto e prezzolato. Allegri è il punto negativo di una grande squadra e questo è determinante. Sergio Vessicchio