WEEK END SUPERCOPPA IN FRANCIA E IN GERMANIA
Sabato Bayern e Paris SG, domenica Chelsea e Arsenal: il tradizionale preludio riservato alla Supercoppa nazionale apre ufficialmente le stagioni domestiche in Germania Inghilterra e Francia, dove scendono in campo alcune delle protagoniste annunciate della Champions League.
Bundesliga e Premier League alzeranno il sipario solo il prossimo fine settimana ma già domani è in programma un succoso antipasto del campionato tedesco. Perché a contendersi il primo trofeo dell’anno sono le due squadre più forti (Bayern Monaco e Wolfsburg di Kevin De Bruyn). Favorita d’obbligo è la squadra di Pep Guardiola, che però ha già perso due volte questo anticipo di stagione da quando siede sulla panchina bavarese (entrambe le volte battuto dal Borussia Dortmund). Con l’arrivo di Arturo Vidal il Bayern si è rinforzato per dare l’assalto alla Champions. Ma la corsa all’Europa rischia di finire destabilizzata dalle voci, sempre più insistenti, sul futuro (altrove) del tecnico catalano, in scadenza di contratto nel 2016. Già la prima conferenza stampa della stagione è stata monopolizzata da quella che rischia di trasformarsi in una telenovela sfinente. “E’ la prima e ultima volta che parlo del mio contratto – la risposta seccata di Guardiola -. Sono grato di essere qui, e non ho ancora deciso cosa sia meglio per me e per il club. Non ho ricevuto nessuna offerta da nessun club e sono felice qui. Quando sarà il momento, prenderò una decisione e informerò Karl-Heinz Rummenigge, Uli Hoeness e Matthias Sammer. Ho letto moltissime cose recentemente, però mi interessa solo il meglio per il Bayern, non diventerò mai un ostacolo”.
Guardiola si è dovuto anche difendere dall’accusa di aver “spagnolizzato” lo spogliatoio del Bayern, che quest’estate ha perso una colonna come Bastian Schweinsteiger. “Il Bayern è e resterà per i prossimi 100 anni un club tedesco, non c’è da preoccuparsi. So quanto sia importante avere una base di giocatori tedeschi. E comunque ogni riunione verrà condotta in tedesco”.
Se Guardiola è costretto a difendersi, José Mourinho ha inaugurato la stagione all’attacco. Sciorinando bordate (polemiche) contro colleghi tecnici (Rafa Benitez, Manuel Pellegrini) e arbitri. Non risparmiando neppure i prossimi avversari, domenica a Wembley. “L’Arsenal? Se sommate quanto hanno speso negli ultimi anni rimarrete stupiti”, la perfida allusione del portoghese che accusa i Gunners, così come il Manchester City, di voler vincere la Premier League spendendo e spandendo, in spregio alle regole del fair play finanziario. Chirurgico il mercato dei Blues, che hanno sostituito Petr Cech (finito proprio all’Arsenal) con Asmir Begovic, e in attacco si sono rinforzati con la scommessa Radamel Falcao, ovvero il centravanti che ancora manca ad Arsene Wenger per puntare al titolo nazionale. I suoi Gunners appaiono ancora incompleti, un gradino sotto le favoritissime, ovvero lo stesso Chelsea e le due di Manchester. Ma il mercato chiude tra un mese e per ora il tecnico alsaziano si accontenta dei rinnovi di Theo Walcott e Santi Cazorla, sognando magari quel Dzeko che sembra però destinato alla Roma.
Si gioca anche a Montreal, al Saputo Stadium, per la Supercoppa di Francia tra Paris SG e Lione. Per Ibrahimovic, nonostante la parole rivolte ai tifosi della squadra capitale, con cui ha promesso di onorare il contratto (scadenza 2016) e poi magari andare in America, potrebbe essere l’ultima partita con Parigi, visto che il suo manager Mino Raiola continua, lontano dalla luce dei riflettori, la trattativa con il Milan.