ZEMAN AL CENTRO DI UNA BUFERA PER UNA PARTITA DEL 2003

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Poco prima di Avellino-Messina qualcuno manda un messaggio a Zeman. Che poi perde davvero e resta pietrificato. Chi l’aveva spedito? Perché gli ospiti hanno tentato i rigori? Perché l’arbitro ne ha fischiati due in due minuti? Il mistero di una delle partite più strane d’Italia

Ping. Notifica. SMS in arrivo. Numero sconosciuto. Apriamo? Apriamo. Poche parole, una frase. Il messaggio recita: “Hai perso questa partita”. Nostradamus in meno di cento caratteri. Quando Zdenek Zeman legge il messaggio sul cellulare è la tarda mattinata di domenica 12 ottobre 2003, mancano un paio d’ore alla partita. Al Partenio si giocherà tra poco Avellino-Messina, 8^ gara d’andata del campionato di serie B, diretta dal bergamasco mister Nucini. Mentre si avvia sulla panchina, sotto il sole autunnale, con la solita flemma e i passi misurati, preceduti dal fumo delle sue sigarette, i pensieri si rincorrono nella testa del boemo, giocano a nascondino, si spingono per farsi avanti e ribadire la propria verità. Perdi questa partita. Va bene. Ma cos’è? Un avvertimento? Uno scherzo? Una minaccia? O più semplicemente un’anteprima di quello che sta per accadere?

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