AGROPOLI, I GRILLINI ATTACCANO LO SPORT AGROPOLESE, MA I VERI RETROCESSI SONO LORO

I seguaci dell’omicida Beppe Grillo (ha ucciso tre persone e non ha pagato), ultimamente pur di prendersela con qualcuno e buttare diffamazioni verso chiunque, hanno pensato bene di approfittare di un momento di sconforto (è il loro modus operandi anche nella società civile) dei tifosi dell’Agropoli, sia di calcio che di basket e hanno sparato a zero verso le loro retrocessioni per colpire il Sindaco e l’Amministrazione Comunale. Questo ci fa capire che a loro dell’Agropoli calcio e basket non glie ne “fotte” niente, loro usano qualsiasi mezzo pur di infangare i loro “nemici” politici. Questo attacco alle retrocessioni delle squadre agropolesi è la dimostrazione del fatto che adottano tutto quello che si verifica in città per fare politica. Dietro le retrocessioni c’è un sentimento vero di malcontento ma sicuramente quello che è successo negli ultimi anni ad Agropoli va ascritto al merito di chi ha fatto le strutture sportive, di chi ha creato le condizioni affinché gli imprenditori potessero investire e sostenere la squadra, è stato anche il risultato di uno sviluppo e di una crescita arrivata grazie a chi in questo paese ha creato benessere e speranza. Ora questa “bassezza” intellettuale come gli sciacalli, piombano anche sulla doppia retrocessione. La realtà è un’altra, i veri retrocessi sono loro, i cinque stelle, perchè sono in un movimento fondato da un assassino, un omicida come Beppe Grillo nel quale c’è Virginia Raggi, sindaco di Roma dove la spazzatura sta assediando le strade, dove a livello nazionale c’è gente indagata (i casi di Palermo e Roma i più eclatanti), dove ci sono una serie di candidati portati in parlamento attraverso il computer, dove ci sono i riciclati e rifiutati degli altri partiti perchè incapaci e senza nessuna scuola politica. Sono in un movimento che ha approfittato della crisi a livello nazionale per crescere. Ora che i cinque stelle agropolesi prendano spunto dalle retrocessioni dell’Agropoli calcio e basket non ci meraviglia più di tanto. Quello che ci fa specie è che ci turba è il loro atteggiamento verso gli altri senza guardare in casa propria. Questo ennesimo autogol dimostra di che pasta sono fatti. Sergio Vessicchio