ALLENATORI CADE UNO STORICO VETO, POSSONO CAMBIAR EPANCHINA A CAMPONATO IN CORSO

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Rivoluzione nei dilettanti in tema di allenatori, cade uno dei divieti più controversi presenti nell’ordinamento del calcio dilettantistico: il divieto, per un tecnico esonerato, di essere tesserato per un’altra società. Analizziamo i fatti.

 

Il comunicato n. 108 della Lega Nazionale Dilettanti riporta testualmente:

 

L’Allenatore/Allenatrice esonerato/a prima del 30 Novembre 2022 da una Società associata alla L.N.D. o da Società di puro settore avrà la facoltà, in deroga alla normativa vigente, di tesserarsi e svolgere attività per altra Società nel corso ella stessa stagione sportiva, a condizione che la nuova Società partecipi ad un girone diverso o ad un Campionato diverso da quello in cui partecipava la Società che ha esonerato il tecnico. Tale deroga non opera per gli Allenatori/Allenatrici esonerati dalla conduzione di squadre partecipanti all’attività giovanile di base.

 

Quindi, per capirci, un allenatore che, ad esempio, venga esonerato da una società partecipante al girone B di Seconda Categoria potrà essere tesserato: 1) da società di altro girone dello stesso campionato di Seconda Categoria; 2) da società che partecipa ad un campionato diverso e cioè, ad esempio, Terza Categoria, Prima Categoria, Promozione, Eccellenza, etc.

 

Viene a cadere, dunque, un tabù che spesso e volentieri ha portato a degli autentici cortocircuiti del sistema e che caratterizzava, ed in parte caratterizza ancora, solo il calcio italiano visto che nei massimi campionati esteri tale vincolo non sussiste. Basti pensare al caso recente del tecnico del Chelsea, Graham Potter, tesserato con il Brighton all’inizio del campionato 2022/23 e passato poi ai “Blues” a fronte del pagamento, da parte di questi ultimi, della clausola rescissoria presente nel suo contratto.

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