ARBITRI, LA SEZIONE DI SALERNO E’ UNA DELLE PIAGHE DEL CALCIO CAMPANO

Stefano Striamo di Salerno che dirige Agropoli-Picciola

La sezione arbitri di Salerno è passata alla storia perché tra gli anni 80 e gli anni 90 aveva ben quattro fischietti in Serie A.Man mano è andata scivolando, nonostante importanti presenze nel calcio professionistico in un oblio che di fatto l’ha fatta retrocedere in una posizione decisamente poco ottimale rispetto al passato.Sicuramente la presidenza Santangelo è stata strepitosa, inimitabile e difficilmente raggiungibile perché foriera di grandissimi e prestigiosi risultati per cui chi è venuto dopo pur lavorando bene e con molta serietà non è riuscito, come era prevedibile, ad ottenere quegli stessi straordinari risultati.Il problema non va ricercato nella dirigenza perché presidente e consiglio direttivo anche nelle alternanze che ci sono state, hanno lavorato bene e con scrupolo, il problema è il carattere degli arbitri della sezione di Salerno.Sono quasi tutti scarsi, presuntuosi e non conoscono il regolamento.Lo spunto ci viene fornito dalla partita di Coppa Italia di Eccellenza giocata mercoledì 29 Novembre al Guariglia tra l’Agropoli e la Picciola.Una partita normalissima senza infamia e senza lode ma che nel tabellino presentava un arbitro di Salerno tal Striamo, giovanottone alto, snello ma lento, impacciato, arrogante nell’atteggiamento, presuntuoso negli interventi, sempre lontano dal pallone e non in sintonia con gli assistenti Aletta e Savino, uno più scarso dell’altro.C’è di più, parlava sempre con i calciatori, non faceva la diagonale o la faceva male ed era la copia di tutti i suoi colleghi salernitani perché sono tutti così.Quando nel tabellino c’è l’arbitro di Salerno, il comune denominatore è sempre lo stesso.Sono molto scarsi, magari presi al Corso Vittorio Emanuele e fatti arbitri con sufficienza oppure perché tifosi della Salernitana con il tesserino si vanno a vedere le partite e arbitrano in maniera sufficiente, senza impegno e senza passione.La sezione di Salerno oggi si distingue per questo, per gli arbitri scarsi e questo succede da oltre un ventennio.Quando in campo l’arbitro è scadente, arrogante, presuntuoso, sufficiente nell’atteggiamento sicuramente è di Salerno.I dirigenti della sezione dovrebbero lavorare con più impegno, invertire la rotta, creare discontinuità.Il calcio Campano vive un momento molto difficile, gli arbitri in generale sono una piaga perché poi ci sono società che spendono fior di quattrini, la sezione di Salerno è quella che fa registrare la maggiore quantità di arbitri scadenti in proporzione anche al numero rispetto alle altre sezioni.Tutti gli arbitri salernitani dovrebbero a loro volta dare uno sguardo al passato della loro sezione e cominciare da li per imparare. Sergio Vessicchio