COPPA ITALIA, L’AGROPOLI E IL SOLITO REFRAIN, SCONFITTA CON IL SAN MARZANO E’ IN CADUTA LIBERA PAPARELLA IN GITA 2-1

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La vittoria di Lioni aveva nascosto le criticità di una squadra ormai in caduta libera. La coppa Italia mette a nudo ancora la negligente tenuta dei delfini ormai logori e senza gioco, senza idee e con un andamento, anzi un andazzo, a dir poco imbarazzante. Con il San Marazano che sta ancora più inguaiato a livello di gioco, di approccio e di disponibilità al sacrifico dei calciatori i delfini cadono ancora. Le vittoriette con Baronissi e Lioni non cancellano i guai dell’Agropoli perchè ormai la squadra è scoppiata atleticamente e a Sarno se ne è avuta la conferma. In vantaggio con il gioiello locale Rekik(foto) grazie ad una prodezza balistica del fenomeno tunisino (nella sconfitta in casa con il Vico Equense gli è stato preferito grande) la squadra ha subito nel primo tempo, senza controbattere e senza sussulti, i locali hanno a loro volta trovato più di una difficoltà nel trovare la via della rete, la manovra era prevedibile e il gioco approssimativo, i delfini non hanno saputo approfittare.

 

 

Nel secondo tempo comincia lo show del portiere agropolese, prima si butta in porta , il cross era di Montoro, un pallone da bloccare e consente al San Marzano di pareggiare tagliando le gambe alla già rovinata squadra cilentana, poi comincia a trasmettere insicurezza all’intero reparto arretrato perché non reagisce. Poi nel finale, in pieno recupero non esce nella sua aera di porta per respingere o bloccare il pallone, il colpo di testa di Prisco gli passa da vicino e manco lo vede. Una giornataccia per il ragazzino saprese e i tifosi già pressano per il cambio del portiere invitando la società ad andare sul mercato di riparazione. Forse per far fare un pò di esperienza a Paparella sarebbe servita una squadra senza molte pressioni viste comunque le qualità e la serietà del ragazzo. Il San Marzano avrebbe dovuto giocare tre giorni e manco avrebbe segnato visto che i delfini avevano abbassato il baricentro e chiusi gli spazi ma la giornata decisamente negativa del piplet agropolese ha fatto pendere il risultato a favore del San Marzano acuendo il difficile momento in cui si trova l’Agropoli. Un risultato positivo con il San Marzano in trasferta avrebbe forse fatto morale e autostima anche se avrebbe ancora nascosto i problemi di una squadra che deve cambiare il modulo, che gioca male e non riesce ad imporsi. E’ vero il crollo dell’Agropoli è coinciso, guarda un pò, con le presenze da titolare di Mincione il quale deve essere lasciato libero nel mercato invernale e puntare su un centrocampista di spessore e di categoria superiore, ma ridurre la metamorfosi in negativo dei delfini con la so coincidenza Mincione ci sembra riduttivo e fuori luogo. I problemi sono nel modulo, nella scelta di alcuni giocatori tra cui Mingione e Grande e nell’approccio. L’Agropoli dell’inizio di stagione è un lontano ricordo, questa è solo la controfigura. Sergio Vessicchio

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