DOMANI L’AGROPOLI IN COPPA ITALIA, MA ORA NON PUO’ PIU’ SBAGLIARE, PER I DELFINI C’E’ IL RISCHIO CIANFRONE
La vittoria sull’Angri, in trasferta, in rimonta, ha l’effetto di una trasformazione mentale che riconsegna al campionato una squadra costruita per vincere. Proprio nel giorno in cui la squadra ha giocato la sua partita più brutta nel complesso, dopo un’ora se l’Angri era in vantaggio per 3 goal di scarto non ci sarebbe stato nulla da dire, si trova, si trova paradossalmente, come la favoritissima del campionato. Nell’ultima mezz’ora poi, la squadra avrebbe potuto anche dilagare meritando successivamente la vittoria, le partite durano novanta e più minuti mentre la Scafatese perdeva la verginità in casa ad opera di una squadra non trascendentale ma con il destino che fa dei brutti scherzi. Il tecnico del Faiano Nastri è compaesano di Taglianetti ds dei canarini e lo 0-3 fa più chiasso di qualsiasi risultato
. Fra poche ore l’Agropoli gioca in coppa Italia a Mugnano contro al squadra del figlio di Maradona, parte da un vantaggio di 2-1 e ha due risultati a disposizione. I giocatori stanno a mille, sono carichi e bisogna vedere se il novello Zeman sulla panchina dell’Agropoli saprà capire il momento o porterà i delfini alla disfatta in coppa. C’è troppa diversità tra la squadra, la dirigenza e il tecnico. Ogni errore dell’allenatore (era pronto l’esonero se avesse perso ad Angri) può costare caro, abbandonare adesso la coppa Italia sarebbe gravissimo. Centrare l’obiettivo del torneo iridato nell’anno del centenario con uno squadrone a disposizione è un successo enorme. Per cui la gara di Mugnano contro una squadra forte che ad Agropoli avrebbe meritato di vincere va giocata nel migliore dei modi anche sulle ali dell’entusiasmo.
Non vorremmo che la vittoria di Angri venga smorzata da una battuta di arresto in Coppa Italia e avere ripercussioni in campionato, dove ora la pressione si fa notevole per la classifica, ma dove c’è il rischio di un appagamento proprio adesso che i delfini dovranno affrontare squadre meno competitive ma pur sempre rispettabili. Per cui se l’allenatore ha in testa scelte capotiche come il suo generale pensiero se le faccia passare perchè non si fanno sconti a nessuno. Sergio Vessicchio