US AGROPOLI,LA RABBIA DEL PRESIDENTE DOPO L’USCITA DALLA COPPA,C’E’ UN CASO GUZZO IL PADRE FA PRESSIONI/VIDEO

L’uscita dalla Coppa Italia da parte dell’Agropoli non va giù al presidente Carmelo Infante e mentre il tecnico Cianfrone con nonchalance cerca di esorcizzare le critiche facendo come se nulla fosse successo con il sorrisino in bocca , il patron schiuma di rabbia. Ieri è andato al campo è ha tuonato duramente contro tutti. E’ evidente però che nel mirino c’è l’allenatore. Nessuno giustifica la vergognosa esclusione dei big della squadra prestando il fianco ad un Napoli United ormai stramortito dall’espulsione e dal goal dell’Agropoli. E invece l’atteggiamento della squadra senza i suoi principali calciatori e con un incomprensibile schieramento tattico ha prestato il fianco ai napoletani i quali poi hanno vinto nei minuti regolamentari e poi hai calci di rigore.

 

 

Al presidente questo non va giù, il maggiore esponente societario ha fatto uno squadrone con il ds Esposito e il tecnico ha già sperperato un obiettivo stagionale perchè ha affrontato l’impegno con superficialità e distacco. E’ evidente che la sortita del presidente ieri allo stadio ha l’obiettivo di scuotere la squadra, ha capito i limiti di Cianfrone e cerca di mettere le toppe. Infante ha capito che non si rema tutti dalla stessa direzione, che in molti non rispettano le sue indicazioni e che il corpo squadra risponde a criteri che non gli piacciono. Ha fatto quello che ogni padre di famiglia deve fare. Ora i delfini hanno un cammino in discesa in campionato dopo un avvio durissimo dal quale, dopo la vittoria di Angri, escono benissimo a soli due punti dalla vetta e con la freccia del sorpasso azionata. La sconfitta di Angri avrebbe messo in crisi la panchina come tutti sapevano compresi i senatori della compagine biancoazzurra. Le preoccupazioni del presidente sono di un rilassamento della squadra già indicato dalla coppa Italia. L’ Agropoli mentalmente non c’era più perchè l’allenatore aveva mollato mandando in campo le pur rispettabili seconde linee.

 

IL CASO GUZZO

Il momento dell’Agropoli è agitato dal caso Guzzo. Questo calciatore coccolato e riverito, giustamente, come tutti tranne qualche eccezione, sta ottenendo la fiducia dell’allenatore ma le sue prestazioni sono sempre peggiori. A fare il fallo di mano a Mugnano è stato Duco non lui come erroneamente abbiamo scritto e questo ha dato la sture al padre di chiamare in società e di alzare la voce minacciando addirittura querele. Stia attento alla calunnia e alla temerarietà della sua minaccia giudiziaria perchè la querela se la becca lui. E sembra che questa non sia l’unica volta che chiama. Ora ci viene il dubbio sull’utilizzo di Guzzo, perchè gioca sempre male e viene schierato sempre? E per quale motivo un giocatore come Trablesi nel suo stesso ruolo nettamente meglio come struttura fisica, corsa, tecnica viene accantonato? C’entra il padre che ha il vizio di alzare il telefono e interessarsi delle vicende del direttore sportivo e dell’allenatore o è soltanto una scelta tecnica? Se questo è vero e il presidente lo ha capito fa una figura di merda chi risponde al telefono e non rispetta lo stipendio che prende dal presidente stesso . I padri non si interessassero dei figli quando giocano, l’Agropoli è una struttura capace di gestire i calciatori. Perchè il campo parla ed è il giudice unico. Sergio Vessicchio A seguire il servizio filmato della disfatta dell’Agropoli in coppa Italia