FIORILLO CUORE DI BATTIPAGLIA SIMBOLO DELLA RINASCITA

fiorillo

Un giocatore straordinario molto poco valorizzato e sicuramente di categoria superiore rispetto alle sue qualità e potenzialità.Trascurato e costretto molte volte a ripiegare su categorie amatoriali invece di poter calcare i campi importanti.Antonio Fiorillo è l’esempio più concreto dell’imbarazzante e colpevole pressapochismo che c’è nella piana del sele e in tutta la provincia di Salerno. Oggi è uno dei punti fermi della nuova Battipagliese di Ciccio Tudisco e Mario Palmentieri.Classe 94 fa parte di quella nidiata di belle promesse messa fuori da Yuri Calabrese e valorizzata da Emilio Longo tre stagioni fa quando una giovanissima Battipagliese giocava un gran calcio in serie D.Poi nonostante la sua forza e la sua classe Fiorillo,come altri,dovette far posto a giocatori strapagati e venne abbandonato a se stesso tanto da fargli perdere la pazienza,il tempo e forse la passione.Difensore esterno all’occorrenza anche centrale,sinistro,sa giocare a calcio in maniera deliziosa,un terzino antico ma anche un esterno moderno in grado di fluidificare e di coprire,conosce il ruolo benissimo e fa le diagonali con una scelta di tempo eccellente.Sfuggito solo per puro caso alla discutibile e per fortuna accantonata gestione Graziani-Guariglia la quale ha lasciato sul tappeto vittime eccellenti Andrea Picarone su tutti giocatore importante  voluto dalla società e dalla tifoseria ma  solo per motivi personali tenuto lontano dalla squadra e anche per questi motivi i due hanno pagato,Fiorillo ben presto ha fatto vedere di che pasta era fatto meritando sul campo i galloni di giocatore inamovibile.Addirittura Graziani e Guariglia quando lo chiamarono per la promozione(solo perchè avevano chiamato tutti ma non volevano prenderlo) gli dissero che non gli garantivano di giocare e un gettone di presenza partita per partita.Per fortuna quella gestione è alle spalle  e chissà dove avrebbe portato la Battipaglese oggi lanciata verso un grande ritorno nel calcio importante bruciando tutte le tappe. E Fiorillo è un elemento in grado di contribuire alla rinascita bianconera,,ancor di più di quando sta facendo insieme ad un gruppo di compagni di squadra,in special modo quelli di Battipaglia.Ma la sua storia deve far riflettere e fa salire alla ribalta la mancanza di persone competenti nel calcio.Santosuosso da tempo aveva messo gli occhi su Antonio Fiorillo e prima o poi lo porterà alla sua corte,questo a dimostrazione che i competenti i giocatori validi li vedono. Fiorillo ragazzo educato e gentile con modi da gentleman   solo con le sue forze e la sua volontà ma anche con l’aiuto della sua famiglia ha saputo rialzare la testa e imporsi facendo parlare il prato verde.Quando tocca il pallone in tribuna quasi sempre si leva uno spontaneo applauso e questo è la dimostrazione che poi il lavoro e l’impegno pagano e quindi Fiorillo diventa l’interprete fedele di quell’orgoglio battipagliese sui cui pilastri continua la storia della squadra principe della piana del sele,la Battipagliese, la regina quella che non tradisce quella che ha bisogno di gente in grado di portarla in alto dove deve stare.Sergio Vessicchio