GATTUSO: ” IO OMOFOBO E RAZZISTA, MA STATE SCHERZANDO, IO NON CI STO”

Gattuso non ci sta: “Ora basta!”
“Xenofobo, omofobo, maschilista e sessista”. Così Rino Gattuso è stato accolto, dopo aver firmato un contratto biennale con il Valencia. A lanciare le accuse l’ex presidente Miguel Zorìo, portavoce della “Marea valencianista”, una piattaforma “per la difesa del patrimonio storico, sportivo, economico e sociale del Valencia FC”.
A Gattuso vengono contestate frasi contro le donne nel calcio, i giocatori di colore e gli omosessuali. Anche i tifosi del Tottenham, nel giugno del 2021, quando Ringhio stava per accordarsi con gli Spurs, avevano lanciato una simile campagna mediatica e avevano fatto saltare tutto.
Stanco dopo il lungo viaggio aereo di ritorno da Singapore, alle prese con l’organizzazione del ritiro del Valencia, Gattuso ha voluto subito rispondere alle accuse: “La mia storia parla per me. Io razzista? Io omofobo? Io xenofobo? Io machista? Ma siamo impazziti? Qui è ora di darsi una calmata. Cominciamo a spiegare: la frase sulle donne, pronunciata al momento dell’ingresso nel calcio di Barbara Berlusconi, voleva essere una difesa dell’operato di Galliani che era stato accantonato in malo modo. Razzista? E allora perché avrei fatto acquistare, quand’ero al Napoli, Bakayoko? Mai avuto nulla contro i giocatori di colore, molti dei quali sono stati miei compagni di squadra e amici”.
Ringhio ha poi continuato: “Che cosa sanno di me questi signori che parlano di razzismo, questi leoni che si nascondono dietro una tastiera o dietro un nickname? Vengo da un paesino della Calabria, Corigliano Calabro. Mi sono fatto da solo, da ragazzo sono andato a giocare in Scozia, ai Rangers di Glasgow: sapete che può voler dire per un ‘terrone’ trovarsi fuori dall’Italia e dimostrare a tutti di riuscire a cavarsela? La mia carriera l’ho costruita con la fatica, l’impegno, il sudore. Nessuno mi ha regalato nulla. E non permetterò più che qualcuno, con accuse terribili, ostacoli il mio lavoro”.