IMPROVVISAZIONE E INCOMPETENZA, L’AGROPOLI NEL CAOS PIU’ TOTALE!

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L’Agropoli esce da Sarno con le ossa rotte e con un 3 a 0 sul groppone che evidenza tutte le difficoltà riscontrate dalla truppa del tecnico Santosuosso. Le lacune di gioco e strutturali della squadra sono solo uno dei tanti campanelli d’allarme che affliggono i delfini destinati a un campionato di sofferenza e al cardiopalma dopo anni di vertice e spese folli. Quest’anno doveva essere l’anno zero, l’inizio di un nuovo percorso di ridimensionamento e riequilibrio dei bilanci cercando di allestire una rosa senza le ingenti spese degli anni passati puntando alla crescita e alla valorizzazione dei giovani in organico responsabilizzando anche under che vestono la maglia dei delfini da tempo come Cascone e la perla Capozzoli di cui si aspetta l’esplosione con la definitiva consacrazione. Ma i messaggi d’allarme lanciati dalla nostra redazione non erano infondati e sopratutto volti a rendere visibile sotto gli occhi di tutti la realtà dei fatti in cui versa l’ U.S. Agropoli. L’approssimazione che regna nella dirigenza con chi dovrebbe scegliere i calciatori (Magna, Santosuosso o Volpe?) è l’origine di tutte le difficoltà che stanno attraversando gli uomini di Santosuosso. Senza dubbio solo chi non opera non sbaglia, ma l’improvvisazione e la scarsa competenza nel calcio porta a compiere scelte sbagliate che possono risultare determinanti per il futuro di una squadra. La rosa è stata allestita malissimo, il portierino under è parso sin dalle prime amichevoli ancora acerbo e insicuro tra i pali e il ruolo dell’estremo difensore è un ruolo delicatissimo in cui non sbagliare la scelta dovrebbe essere il condizionale di un addetto al mercato. Gli esterni a Sarno sono risultati evanescenti in attacco e decisamente in difficoltà in difesa nella fase di non possesso sbagliando spesso gli interventi e le diagonali, non a caso il primo gol dei granata allenati dal bravissimo Mr. Gianluca Esposito è arrivato dalla corsia di destra dove agiva l’ex Sorrento Gabbiano(classe 95) sfondando nella zona di Gagliardo, senza contare l’infelice scelta di adattare Cascone, un centrocampista, a terzino destro costringendo Santosuosso a fare mea culpa sostituendolo dopo 30 minuti di gioco. La coppia difensiva centrale assicura esperienza e fisicità ma manca in termini di velocità e manovra dell’azione e il giovane numero 9 della Sarnese Simonetti è andato a nozze con la sua velocità e i suoi tagli del campo. Il centrocampo è la nota più dolente con il solo Siano che non può tirare da solo la carretta e cercare di dettare i tempi, ricordiamoci che parliamo pur sempre di un centrocampista di contenimento bravo nel suo ruolo. Gargiulo si è perso tra le maglie granata della Sarnese non incidendo e sopratutto non assicurando filtro in linea mediana, ma d’altronde da un 94 non si può pretendere di prendere per mano la squadra. Salese dovrebbe essere colui che in cabina di regia dovrebbe assicurare geometria e ritmi di gioco ma la sua condizione fisica lo rende pesante, macchinoso e brutto da vedere in campo. La serie D è un campionato importante l’anti camera del professionismo e un calciatore non può presentarsi in campo in quelle condizioni e la società non dovrebbe tollerare tale spettacolo indecoroso che ridicolizza anche il nome del club, ma dovremmo tornare a ritroso e riallacciarci alla domanda di chi e come fa determinate scelte di mercato. In attacco il solo Puntoriere non ha profondità ed è sempre costretto a giocare spalle alla porta e senza un partner d’attacco in grado di aprirgli gli spazi ha vita dura, il solo Capozzoli non è ancora in condizione e sopratutto non può considerarsi un attaccante puro a tutti gli effetti. Altra nota dolente sono i ricambi, Santosuosso non può fare il mago e l’esempio di Cascone terzino destro è l’emblema della carenza d’organico in cui versa l’Agropoli. Urgono almeno 2 rinforzi per reparto per cercare di dare un volto a questa squadra, questa volta però agendo con cognizione di causa senza strapagare giocatori 94 o sulla via del tramonto inutili alla causa Agropoli. Di calciatori liberi, economici, e sicuramente superiori agli attuali in organico il mercato è pieno, basterebbe conoscerli, informarsi e scegliere con competenza. Quella che manca all’U.S. Agropoli. Sergio Vessicchio

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