L’AGROPOLI HA CACCIATO COSTANTINO,CIANFRONE GODE LA SQUADRA E’ ALLA RESA MA IL DG SCHIAVO RILANCIA/VIDEO

    La lunga guerra che l’allenatore Cianfrone ha fatto a Costantino talvolta con atti di bullismo come ci riferiscono alcuni giocatori schifati dal comportamento del tecnico è sfociata nella cacciata del bravissimo calciatore partenopeo alla prima esperienza in eccellenza. Ma se il centrocampista è stato messo alla porta la scelta non si può attribuire a Cianfrone ma alla società che ha messo l’esperto leader in condizione di andare. Una cacciata sotto forma di scelta forzata forse per prendere una punta, si parla di Liccardi . Molti giocatori ci riferiscono dell’atteggiamento bullizzante dell’allenatore d’altra parte il rendimento della squadra parla chiaro. L’Agropoli è una polveriera esplosa ormai con giocatori che chiedono di andarsene (leggi qua) e una classifica ormai sputtanata quando la società aveva creato un organico di tutto rispetto per vincere il campionato ma smantellato oltre che dalle maniere discutibili anche dall’incapacità di un tecnico alle prime armi il quale non ha l’umiltà per calarsi nel ruolo e continua a porsi come colui che ha inventato il calcio, come ci riferiscono fonti societarie e dirigenziali. Naturalmente noi abbiamo detto dal primo momento abbiamo fatto notare l’incapacità, l’inesperienza e in special modo come si pone perchè è privo di esperienza ma forse completamente senza talento per fare questo mestiere. Il risultato è il quarto posto in classifica ma noi lo dicevamo quando la squadra era prima in classifica. Venuta meno la presenza di Domingo Esposito, anche lui cacciato dalla società Costantino, ha perso il punto di riferimento.     E’ stato un errore se si pretende di parlare di primato in classifica, può essere un avvicendamento normale se si considera un ridimensionamento voluto dalla società e quindi una resa. Senza Costantino l’Agropoli ha perso ed è uscita dalla coppa Italia. Dopo aver fatto il fenomeno ad Angri dove Costantino fece vincere una partita ormai persa, nel primo tempo con il Salernum l’Agropoli con Costantino in panchina non riusciva a sbloccare e con il suo ingresso la squadra ebbe un sussulto e vinse con un rigore procurato dallo stesso Costantino. Il centrocampista fece espellere un calciatore del San Marzano, l’Agropoli in superiorità numerica, e l’allenatore cacciò proprio Costantino dal campo, finì 2-0 per la squadra di Egidio Pirozzi. Contro Vico Equense e Buccino non ha giocato, l’Agropoli non ha vinto mentre ha vinto in costiera amalfitana una partita dove c’è stato un solo grande protagonista di nome Margiotta il quale potrebbe anche chiedere di essere lasciato libero se dovesse venire Liccardi. Con il (non gioco) di Cianfrone i due potrebbero non coesistere. L’assenza di Costantino fino a questo momento è stata devastante per l’Agropoli, ora bisognerà trovare la quadratura del cerchio per cercare di rimettere in sesto le cose, senza Costantino sarà un problema come dicono le statistiche. La speranza di tutti è quella che tifosi, sportivi, dirigenti, addetti ai lavori venissero smentiti e Cianfrone con il presidente Carmelo Infante alla fine porterebbero l’Agropoli al primo posto in classifica. Qualsiasi altro risultato sarebbe un fallimento. Dall’inizio del campionato siamo tempestati di telefonate da giocatori e procuratori dei giocatori i quali insistono sulla negativa presenza di Cianfrone e sul suo comportamento e atteggiamento. E’ evidente che è tutto registrato. Il presidente per rimettere tutto a posto dia un taglio netto e sollevi subito l’allenatore, rassereni l’ambiente, accontenti la piazza, altrimenti sarà corresponsabile di questo disastro che sta pagando a caro prezzo perchè a mettere mani al portafoglio è lui. Sergio Vessicchio