L’INTER E’ CAMPIONE D’ITALIA E SE CI SONO I DEBITI E LE FALLE RIMANE IMPUNITA E QUEL DELINQUENTE DI ORIALI……

La vittoria di Bologna è la nona vittoria consecutiva di un percorso virtuso, meritorio, che il migliore allenatore  del mondo ha costruito con il lavoro e l’impegno. Lo scudetto, al quale manca solo la matematica ma arriverà presto, è il segno tangibile ed inequvocabile che Antonio Conte ha lavorato all’altezza della sua fama, della sua bravura e all’altezza dello stipendio molto alto che prende.  In due anni ha trasformato un ambiente distrutto e nella merda in una squadra che ha vinto lo scudetto.

 

Ha dei meriti enormi, solo lui poteva arrivare a tanto. Una mano gliel’ha data il suo ex amico Andrea Agnelli capace di mandare via il secondo miglior allenatore del mondo dopo Conte, Maurizio Sarri e prendere un curatore fallimentare come quella monezza di Pirlo, e se ci mettiamo il rifiuto di Dybala al Manchester nello scambio con Lukaku tanto da bloccare l’arrivo del belga a Torino ( la regia è stata di Marotta il procuratore senza firma di Dybala) il puzzle è completo. In sostanza, dal punto di vista tecnico e organizzativo,  si è verificato questo e l’Inter è campione d’Italia. Come al solito è giusto dire che la sua situazione debitoria è molto difficile. Non chiara certamente come tutte le cose che riguardano l’Inter, sicuramente metteranno a tacere tutto se solo si dovesse verificare qualche intoppo che la porterebbe ad una penalizzazione o a qualche esposizione ad un provvedimento. Hanno sempre fatto così con questa squadra che ha fatto di tutto e di più e ci sono colonne , libri, sentenze , che ne raccontano l’insabbiamento di malefatte di cui la storia parla, non la leggenda sia chiaro. La sfacciataggine è che sanno tutti, ci sono prove e condanne evidenti non fittizie o inventate come quelle di altri mai però punite. E loro fanno finta di niente, fanno i moralisti, non fanno con me perchè io gli spacco il culo mostrando i fatti che ormai scrivo da anni. Lo scudetto è meritato, ma la faccia da delinquente reale di Oriali,rimane  con condanne penali definitive il  quale risulta un delinquente acclarato per la giustizia ordinaria ma un immacolato per la giustizia sportiva della FIGC la quale invece di radiarlo, come giusto che fosse per i peccati certificati e condannati dei  quali si è macchiato,  lo ha premiato   prima dandolgi un ruolo da dirigente in nazionale e poi consentando,  in barba a tutte le regole,  di fare il dirigente sia per la Figc e poi per l’Inter. Un conflitto di interesse chiaro ed inequivocabile come quando il vice presidente dell’Inter era il commissario della federazione che prima condannò la Juventus, poi la mandò in B e poi assegnò addirittura uno scudetto all’Inter, roba da santa Inquisizione. Porcherie che sono queta gente può fare. Oriali dalla nazionale ha portato Conte all’Inter, il tradimento di Conte è questo alla Juventus, non per essere andato all’Inter ma per il fatto che fa “pappa e ciccia” con Oriali il grande imbroglione dei passaporti falsi ed era il capopolo del bordello anti Juventus che poi ha portato a calciopoli. A lui si è venduto Conte, poteva benissimo allenare l’Inter, fa quello per mestiere,  è la combustione con il pregiudicato Oriali che lo rende peccatore, traditore, uomo di merda. Potremmo stare un secolo a scrivere di queste cose per gli argomenti che abbiamo e che sono pubblici e reali. Ma ci limitaimo a dire che l’Inter ha vinto per meriti propri e per la pirlata di Agnelli. Per una volta tanto insabbiamo anche noi e facciamo finta che lo scudetto dell’Inter sia pulito. Ogni tanto bisogna anche fingere. Sergio Vessicchio