PARLA DE BIASI: “BENE JUVENTUS E ROMA MA ATTENZIONE AI VIOLA”

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INTERVISTA DE BIASI –
E’ stato per lungo tempo sulle panchine dei nostri campionati italiani. Torino, Brescia ed Udinese sono solo alcune delle panchine di mister Gianni De Biasi che, dal 2011 ad oggi, ha deciso di sedersi sulla panchina della Nazionale Albanese, nazionale che è ad un passo da una storica qualificazione agli Europei in Francia.
Intervistato dal Corriere dello Sport, mister De Biasi ha voluto fare un excursus sui top team del nostro campionato. La prima non poteva che esser la Juventus di Allegri: “La società bianconera, dopo la scorsa stagione trionfale, che l’ha vista protagonista anche in Europa, è partita mettendo in bacheca il primo trofeo, la Supercoppa. Non è un caso che decisivi siano stati due nuovi acquisti (Mandzukic e Dybala ndr). Ottima la strategia della società che ha deciso di cambiare e ringiovanire una squadra vincente. Con l’arrivo di giocatori giovani e di valore come Dybala, Rugani e Zaza oltre all’esperienza di Mandzukic e di Khedira non ha ripetuto gli errori commessi nel recente passato dal Milan e dall’Inter che dopo il triplete non ha pensato a ringiovanire una rosa che aveva già dato tanto. La tradizione e il dna vincente della Vecchia Signora rimangono intatti.”
Di pari passo anche la Roma di Rudi Garcia, la quale a differenza dello scorso anno, si sta rinforzando con giocatori di spessore: “Ottimo sino a questo momento il mercato della Roma, che potrà contare in primis sul recupero a tutti gli effetti di due giocatori come Castan e Strootman, fondamentali nella prima stagione. Le cessioni di Bertolacci e Romagnoli ai rossoneri hanno portato 45 milioni di euro più bonus nelle casse giallorosse, in parte già reinvestiti per comprare due ottimi giocatori come Dzeko e Salah, adatti e funzionali al gioco di Garcia. Tocca ora all’allenatore francese dimostrare che i suoi concetti e principi di gioco siano quelli della sua prima stagione. Dovrà quindi pensare ad una Roma più continua e tonica rispetto a quella vista nell’ultimo anno, per riconquistare prima di tutto la fiducia di un presidente che di fatto lo ha delegittimato, imponendogli due nuovi preparatori atletici.”

Un parere poi sulle milanesi: “Il Milan e soprattutto l’Inter hanno investito molto durante questa sessione di calcio mercato. Era necessario dopo le ultime deludenti stagioni. In particolare i nerazzurri, stravolgendo completamente l’undici titolare. Durante l’ultima intervista al termine della scorsa stagione, Mancini, ha dichiarato che aveva chiesto a Thohir di comprare 9-10 giocatori, qualcuno dei presenti sorrise. Invece il Mancio non scherzava e il club l’ha accontentato in tutto. Ora sarà interessante capire quanto tempo occorra per assemblare e dare un’identità precisa ad un così nutrito numero di nuovi giocatori. Più lineare il mercato di Galliani, l’ad rossonero sta costruendo una squadra su misura per Mihajlovic, il quale ha sempre sostenuto come per il suo calcio ci fosse bisogno di giocatori affamati e desiderosi di arrivare in alto. Con l’arrivo di Romagnoli il Milan cerca di rinforzare un reparto che negli ultimi anni ha sempre avuto problemi. Manca ancora qualcosa a centrocampo e se dovesse veramente arrivare Ibra la squadra farebbe un ulteriore salto di qualità. Lo svedese in Italia farebbe ancora la differenza.”

Non mancheranno di certo le sorprese, con la Lazio di Pioli e la Fiorentina di Sousa pronte a metter i bastoni tra le ruote ancora una volta: “La Lazio di Pioli ha fatto una buona campagna acquisti, giocatori giovani come Milinkovic, Hoedt, Kishna sono talenti puri che sotto la guida del bravo Pioli potranno maturare e magari essere fondamentali per riconfermare quanto di buono è stato fatto nella scorsa stagione. La Fiorentina potrebbe essere la vera sorpresa della prossima stagione. Non solo per gli ottimi risultati ottenuti nelle amichevoli contro Barcellona e Chelsea. Sousa è un tecnico molto preparato e meticoloso, mi piace molto il suo modo di allenare.”

Infine non poteva mancare che il Napoli del nuovo tecnico Sarri: “Sarri è uno dei migliori allenatore italiani ma avrà bisogno innanzitutto del sostegno del presidente, ma anche la piazza scontenta per il mancato approdo alla Champions dovrà dare un contributo in termini di fiducia preventiva. Non è pensabile che in pochi giorni Sarri riesca a far capire ai nuovi giocatori il suo calcio, fatto di un’ottima fase di non possesso palla con il coinvolgimento di tutti i reparti, per la solidità difensiva e la spregiudicatezza dalla trequarti in su, dove le qualità dei tanti giocatori offensivi come Higuain, Mertens, Callejon, Hamsik, Insigne e Gabbiadini torneranno a divertirsi e ad essere protagonisti, magari aiutando l’inserimento del ‘mio’ Hysaj in una piazza esigente e calda come Napoli.“

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