ROMA, IERVOLINO SALE IN CATTEDRA ALLA LUISS CON STENDARDO

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Il presidente della Salernitana con Stendardo docente di diritto e management  dello sport  parla di “Una rivoluzione culturale per un calcio da rifare “nel corso della terza lezione de ” Il giurista entra in campo”. E’ la seconda volta che il patron granata e’ ospite di Stendardo alla Luiss

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Giornata come sempre ricca di contenuti quando alla Luiss il professor Guglielmo Stendardo docente di Diritto e management  dello sport fa intervenire ospiti illustri. Il 2 marzo si è tenuta la terza lezione del corso “Il giurista entra in campo “ con il prof. Avv. Guglielmo Stendardo. In aula in questa sessione pomeridiana l’avv. Michela Montanari e la dottoressa Giorgia Bellocchio. Relatore d’eccezione in collegamento in videochiamata il Presidente della Salernitana, il dott. Danilo Iervolino che ha affrontato davanti alla platea di studenti una serie di problematiche legate al mondo del calcio. Tra i tanti argomenti ha parlato della sostenibilità del business calcistico mediante un contenimento e controllo dei costi per consentire un reale aumento dei ricavi Ricavi che sono per il Presidente Iervolino essenzialmente quelli derivanti dai diritti televisivi. Lo spread in serie A tra la prima in classifica e l’ultima è di un terzo: se la prima ha ricavi per trenta milioni, l’ultima ne ha per 10 milioni. Troppa discrasia nei ricavi per diritti televisivi laddove in Premier league la differenza tra la prima e l’ultima squadra in classifica è di 1/2 non di 1/3. Occorrerebbe maggiore managerialità in Lega e in Figc anche per la gestione dei diritti attraverso una media company e dei fondi come si era auspicato due anni fa. Ma invece tutto è in stallo e neanche si è trovato l’accordo per la proroga del triennio dei diritti tv. Vanno accresciute le competenze manageriali nella gestione delle società sportive laddove di converso oggi in media i manager non hanno la laurea e credono non sia importante e valga sempre la regola del “self made man” affidandosi più al caso ed alla fortuna che all’impegno. Si crede sempre meno nella meritocrazia e non si investe nei giovani come invece andrebbe fatto e non solo nel mondo del calcio ma anche in quello della ricerca e formazione. Valorizzare il brand nella società di calcio è una sfida importante ed interessante ma difficile capire come valutare lo stesso brand ed accrescerne il valore, attraverso campagne pubblicitarie e strumenti di comunicazione. I tifosi vanno educati soprattutto cercando di far loro comprendere le scelte economico- gestionali che si renderanno necessarie per sanare i bilanci in deficit. Alla domanda posta da uno studente sulle plusvalenze e cosa ne pensasse alla luce del recente caso Juventus il dott. Iervolino ha risposto di non essere molto interessato a criticare gli errori delle altre società sportive preferendo concentrarsi sul suo progetto di sviluppo della Salernitana alla cui guida è ormai da un anno. Sul salary cap non si è espresso positivamente evidenziando quanto sia una norma facilmente da eludere attraverso la dazione di somme non come stipendi ufficiali bensì come premi ad esempio. Alcuni studenti hanno poi informato il presidente di un progetto di formazione per gli atleti per prevenire e costruire sin da subito un post carriera.

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Possibili sinergie potrebbero nascere con la Salernitana approfondendo lo studio del progetto. In ogni caso il Presidente ha rivelato che la sua Salernitana ha collaborato e sta collaborando con università come la Pegaso, che fu fondata dallo stesso dott. Iervolino,per far conoscere il mondo del calcio e le sue intime problematiche. Al termine dell’intervento il Presidente ha rinnovato la volontà di tornare alla Luiss in presenza per un ‘altra lezione con gli studenti dell’ateneo ed ha ricordato quanto sia difficile poter essere un campione e nel contempo riuscire a studiare e laurearsi. “Guglielmo è un’ eccezione in questo mondo. È un po’ come Messi che ha fatto 700 gol in carriera  infatti riuscito ad essere un campione in Serie A, a laurearsi in giurisprudenza, poi Avvocato ed ora anche docente”. È un Iervolino che punta sui giovani ed è proprio dai giovani che vuole riformare culturalmente un calcio da rifare. Sergio Vessicchio

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