US AGROPOLI, CIANFRONE NON RISCHIA LA PANCHINA MA I NUMERI SONO CONTRO DI LUI

La società subito dopo la partita ha dato fiducia al tecnico e alla squadra. E ha fatto bene dimostrando di essere un establishment molto serio e preparato. L’Agropoli a Scafati ha dominato per almeno un’ora (clicca) ma se avesse adottato un altro modulo a questo punto avremmo parlato di una squadra al vertice della classifica.

 

 

 

 

A dimostrazione del fatto che è una squadra forte, ben costruita da Domingo Esposito, completa in tutti i reparti. Il problema è il modulo, lo stiamo dicendo dal primo giorno e come si può notare, come sempre, i fatti ci stanno dando ragione. Con il 3- 5 2 e senza la barzelletta di un 4-3-3 inapplicabile in queste categorie l’Agropoli sarebbe al vertice del campionato e la controprova è proprio la Scafatese prima in classifica con il modulo speculare 3-5-2. A Scafati l’Agropoli ha tenuto bene il campo, ha giocato bene ma è risultata evanescente senza schemi d’attacco tanto è vero che tutte le azioni pericolose nono sono mai state il frutto di un gioco pensato ma di improvvisazione a parte il taglio di Yeboha sul quale è arrivata la pennellata di Rochi rigore netto ma l’arbitro non lo ha dato.

 

 

 

I NUMERI SONO IMPIETOSI PER L’ALLENATORE

Dopo sole 4 giornate i delfini sono settimi in classifica a 5 punti dalla capolista con 4 goal segnati e 1 subito su rigore. In trasferta solo un punto. Bisogna dire però che l’Agropoli ha affrontato squadre di medio alta classifica mentre le altre hanno incontrato le cenerentole ma questo non giustifica il settimo posto in classifica dopo 4 giornate. Numeri che per il momento bocciano la squadra e il suo tecnico rispetto agli obiettivi stagionali. Se invece l’obiettivo è rimanere tra il centro e l’alta classifica sono stati raggiunti. Nei proclami del patron Infante e della dirigenza c’è il salto di categoria e purtroppo a questo punto la squadra sembra fuori gioco. Andando poi a spulciare nelle gare, contro il Vico Equense la squadra per oltre un’ora è stata in balia degli avversari. A Buccino ha tirato in porta mezza volta e sono stati annullati due goal ai locali, in casa con il Costa D’Amalfi ha meritato di vincere ma stava rischiando il pareggio e a Scafati ha fatto una grande partita ma ha mostrato limiti strutturali. Il tecnico deve correggere il modulo, cambiare subito e passare al 3-5-2, continuare capoticamente a indugiare sul modulo attuale fa solo figuracce, li fa fare alla squadra e tiene l’Agropoli lontano dalla testa della classifica. Questo per quanto riguarda numeri e modulo se poi vogliamo parlare di rapporti l’allenatore dell’Agropoli ha già problemi con più di qualche calciatore (Rochi e Vitelli in primis), è in disaccordo con la dirigenza alla quale contesta le scelte di giocatori a lui non graditi(vorrebbe fare anche la campagna acquisti) e ha un caratterino molto particola non in sintonia con il ruolo che occupa. Sul lavoro settimanale, sull’impegno, sulla serietà non si discute è tra i migliori della categoria. Ma non basta, e i risultati per il momento gli stanno dando torto. Se l’Agropoli si allontanerà dalla testa della classifica o si riduce la rosa mandando via i giocatori super pagati e si raggiunge una tranquilla salvezza e Cianfrone può continuare a fare esperienza o mandano via l’allenatore e prendono qualcuno in grado di fare il 3-5-2, di inter cambiarlo. Non ci sono vie di mezzo. Non si può tenere una squadra da 300.000 euro e fare il centro classifica. Perchè ora la squadra è al settimo posto su 14 squadre. Sergio Vessicchio