“Il calcio non è solo uno sport” recita il messaggio apparso sui canali social del Calpazio, squadra che milita nel girone B di Eccellenza Campania. La causa è da ricondurre al bellissimo gesto di fair play messo in atto dall’attaccante del Città di Solofra, Mario Merola. Dopo aver visto il portiere Faggiano a terra infortunato, il bomber gialloblù non ha esitato, e invece di appoggiare il pallone in rete ha fermato il gioco, calciando la sfera in fallo laterale. (in basso il video).Il tutto al terzo minuto di gioco, sul risultato di 0-0. U gesto apparentemente normale, dovrebbe essere la regola ma in un calcio sempre più imbastardito da collusioni di pessimo gusto diventa un eccezione rara da prima pagina.

E la copertina a Mario Merola giovane attaccante del Solfora è giusto offriglierla. Il giocatore è esperto, è un classe 1989 con una buona carriera alle spalle ma anche con una serità intellettuale che lo ha sempre contraddistinto. Il fair play di cui si è reso protagonista per lui è cosa normale per noi diventa eccezionalità ed è questa la grandezza di Merola, per chi lo conosce la meraviglia non esiste perchè lui è così anche nella vita, nello spogliatoio e di conseguenza sul campo. Per il portiere Faggiano della Calpazio allenata dal mitico De Cesare il giorno dopo operazione dopo la rottura del Tendine d’Achille, aveva visto proprio bene Merola in quel frangente l’infortunio era serio. E anche qui viene fuori l’esperienza dell’attaccante con la barba lunga dietro la quale si nasconde un mondo di bontà e una straordinaria propensione all”aiuto del prossimo. In quel gesto non c’è solo fair play ma c’è onestà intellettuale, apertura mentale, senso di appartenenza ad un mondo quello dello sport e del calcio dove i valori , come afferma Mattarella presidente della repubblica, devono prevalere sul risultato. E Mario Merola ha interpretato fedelmente il messaggio del Capo dello Stato dandoci un esempio positivo e mettendo nel suo albo d’oro la vittoria più bella. Sergio Vessicchio