IL RITORNO DI ALLEGRI COMPLETEREBBE IL DISASTRO,HA RESO BRUTTE LE VITTORIE DELLA JUVENTUS di Sergio Vessicchio
Il ritorno di Allegri scarso, inefficiente, impreparato, e privo di ogni aggiornamento, costituirebbe per la Juventus un grande e decisivo salto all’indietro e a questo punto la società campione d’Italia non se lo può permettere. Non allena da due anni,lo hanno schifato tutti perchè lo conoscono. Allegri fu mandato via giustamente dopo un grande ciclo durante il quale aveva mostrato migliaia di crepe impedendo alla squadra di vincere in Europa, le finali sono sconfitte, e perdendo più trofei rispetto alle vittorie nel periodo più fulgido della squadra. I meriti furono tutti di Conte capace di aprire un varco nel dopo calciopoli e facendo un vuoto dietro. Il resto lo ha fatto la dirigenza compreso Marotta mandato via anche lui giustamente per la questione dei biglietti alla curva e perchè ha avuto un ruolo centrale nelle inchieste della magistratura sul rapporto Ndrangheta- Juventus mai dimostrate del tutto.
Di Allegri inutile ad andare a ricordare le schifezze e le porcherie che ha fatto. Ha reso brutte le vittorie della Juventus. Chi oggi ne decanta le lodi ha la memoria corta, è in malafede. Oggi serve un uomo di costruzione, di rinascita e di proposta e in questo Paratici e Nedved, due grandissimi dirigenti che squallidi personagetti da tastiera stanno contestando e che invece rappresentano il meglio che c’è sul mercato, avevano visto bene portando a Torino un vincente come Sarri la cui presenza è stata strozzata dai 3 delinquenti( sportivamente parlando) Buffon, Bonucci e Chiellini che gli hanno fatto la guerra provocando il suo esonero, bloccando sul nascere il progetto di rilancio, e favorendo l’arrivo di Pirlo e cioè l’inizio della fine. Ora si grida al ritorno di Allegri, forse lo si fa sulla scia della delusione con la quale il tifoso disperato si aggrappa a tutto, ma valutando bene i fatti sarebbe un altro disastro. La scelta più giusta è rimettere Sarri in panchina, serio, onesto, competente e pieno di soluzioni, salvare il salvabile e continuare il progetto di ricostruzione avviato lo scorso anno dalla dirigenza. Sergio Vessicchio