LA JUVENTUS BATTE LA LAZIO 3-1 VLAHOVIC IN GRANDE SPOLVERO
Vittoria strameritata della Juventus contro una Lazio molto modesta e ancora lontana dall’essere una squadra di alta classica. Ma nonostante le giocate e la disinvoltura del risultato, per colpa di un arbitraggio totalmente contrario alla Juventus in tutto il quale ha fatto lo sceriffo contro i bianconeri, lo stesso risultato è rimasto in bilicopermolto tempo. C’è da dire che anche la gestione dei bianconeri va certamente rivista in special modo per quanto concerne i fraseggi e i passaggi nella propria trequarti. Superlativo Vlahovic giocatore fantastico il quale oggi ha fatto cose egrege in coppia con Chiesa anche lui in goal e in perfetta sintonia con il Serbo nel ruolo che gli ha cucito addosso Allegri. Nemmeno gli errori dell’allenatore bianconero hanno frenato la Signora la quale ha dimostrato di essere forte perchè nonostante in campo ci fossero Locatelli e Miretti, soprattutto il secondo, si è trovata in vantaggio dopo pochi minuti per 2-0. Subito in vantaggio la Juventus tutto nasce da una palla recuperata sulla linea laterale da McKennie, poi trasformata in prezioso assist da Locatelli e in gol da un gesto tecnico delizioso del centravanti serbo. La Juve è più lucida nelle scelte e nei tempi, come quando avvia una vera e propria “azione alla mano” stile rugby che libera al tiro di Chiesa e il suo sinistro sul primo palo che significa il 2-0. I bianconeri vanno vici al 3-0 più volte e la Lazio nella sua reazione rovano il portiere bianconero pronto in almeno due circostanze. Ad inizio ripresa Rabiot ha sulla testa la palle del 3-0 ma non gli da forza da un metro dalla porta cosa che succede anche a Whea sparare alto da solo davanti alla porta degli ospiti. La Juve perde una palla sanguinosa durante una costruzione dal basso per un malinteso tra Bremer e Cambiaso, Luis Alberto la riceve proprio sulla sua piastrella e di interno destro a giro la mette all’incrocio. 2-1. Il terzo goal è qualcosa di strepitoso. McKennie e il suo cambio di gioco trova Vlahovic un po’ defilato dalla parte sinistra. Ma quando un attaccante di razza è in palla, non c’è posizione complicata, non c’è destro e non c’è sinistro. C’è la classe. E con il piede destro, che notoriamente non è il suo preferito, il serbo inventa un gol da cineteca. Si gioca fino al 96′ non succede altro e la Juventus porta a casa un 3-1 giusto. Sergio Vessicchio