LA SALERNITANA PAREGGIA NEL FINALE CANDREVA FA IL GOAL DELL’EX,L’INTER SI ALLONTANA DALLA CHAMPIONS

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Il numero di indizi per fare una prova varia a seconda dei vari detti, ma se l’Inter al fischio finale della sfida contro la Salernitana si ritrova nuovamente a fare i conti con le occasioni create e gettate al vento, ma senza vittoria in mano, di prove che qualcosa lontano da San Siro non quadri per Simone Inzaghi ce ne sono abbastanza. All’Arechi l’Inter ha sbloccato subito il match con Gosens ma non è andato oltre l’1-1 finale infarcendo i novanta minuti di occasioni, sfortuna (due pali) e orrori come le chances gettate al vento da pochi passi che hanno tenuto la partita aperta fino all’ultimo, quando poi è arrivata la beffa delle beffe con l’ex Candreva. Un punto nelle ultime quattro partite non sono certo un bel biglietto da visita per il tecnico che in questo mese si gioca buona fetta anche del proprio futuro.

Il difetto che ha accompagnato diverse trasferte nel campionato dell’Inter a Salerno sembrava essere stato spazzato via in pochi minuti, con quella semplicità che anche in passato si era trasformata in un boomerang. Dopo cinque minuti abbondanti Asllani ha cercato e trovato Lukaku con un pallone alto verticale con la spizzata del belga che, grazie anche a un movimento di Correa che ha disorientato Daniliuc, ha aperto un’autostrada a Gosens per l’1-0 e il secondo gol stagionale in campionato dell’esterno. Sopra di un gol i nerazzurri hanno sfiorato subito il raddoppio con un diagonale a fil di palo di Lukaku dopo una ripartenza condotta e rifinita da Correa, ma è nel recupero del primo tempo che l’Inter ha avuto un’occasione enorme per raddoppiare scontrandosi con le ginocchia di Ochoa sul colpo di testa ravvicinato di Lukaku. E la Salernitana? Indecifrabile prima dell’intervallo, con una sola conclusione di Coulibaly (centrale, parata facile di Onana) e solo qualche sussulto offensivo. La scelta di affidarsi a giocatori più tecnici che fisici non ha portato frutti con una formazione poco pungente in attacco e più fragile in fase difensiva.

Non è un caso che nei 15 minuti di pausa il tecnico portoghese abbia cambiato sistema di gioco e intenzioni alla sua Salernitana, inserendo Dia nella ripresa al posto di Bronn e passando al 4-2-3-1 che nel primo quarto d’ora ha creato qualche grattacapo in più all’Inter di Inzaghi culminato con la traversa di Dia su assist di Candreva in netto anticipo su Darmian. Prima però l’Inter ha confermato di non vivere un momento di particolare feeling con la dea bendata, un po’ scontrandosi con le parate incredibili di Ochoa e un po’ con i pali colpiti prima da Barella al 49′ e poi da Lukaku a due metri dalla porta sguarnita in quello che in realtà è più catalogabile come errore che come episodio sfortunato. Il vantaggio minimo ha dunque regalato all’Arechi un’ultima parte di gara sul filo dell’equilibrio e dell’episodio, come quello capitato prima a Lautaro Martinez all’82’ lanciato in solitaria nella metà campo della Salernitana ma finendo col recapitare il pallone comodo nelle mani di Ochoa con uno scavetto rivedibile a tu per tu col messicano, ma soprattuto quello di Candreva. Allo scoccare del novantesimo l’esterno – ex di turno – ha crossato un pallone in area che ha preso la più classica delle traiettorie beffarde alle spalle di Onana, facendo crollare tutto il castello dell’Inter liberando i fantasmi delle ultime settimane.

LE PAGELLE

Lukaku 5,5 – La valutazione è una media netta tra il lavoro, ottimo, da attaccante tra sponde e sportellate tra cui l’assist per il gol di Gosens (da 7 abbondante) e gli errori davanti al portiere, almeno due clamorosi tra cui la traversa da due metri a porta vuota di testa (da 5 scarso).

Asllani 6,5 – Prende la regia dell’Inter e nel primo tempo costruisce l’asse verticale con Lukaku che crea i maggiori grattacapi alla difesa avversaria. Pallone tra i piedi e verticalizzazione, sempre, con precisione e velocità. Nella ripresa perde presto i giri del motore.

Gosens 7 – Inizia la sfida trovando il secondo gol in campionato, ma il suo contributo l’ha dato su tutta la fascia dando profondità alla squadra. Attento e preciso anche in chiusura.

Ochoa 7,5 – Inanella parate senza soluzione di continuità. Novità? No, perché sul gol di Gosens non può nulla ma per il resto evita una potenziale goleada ai suoi con almeno tre interventi decisivi su Lukaku e sul tentativo di autogol di Gyomber.

Piatek 5 – Sousa lo preferisce a Dia dall’inizio, ma il polacco continua a confermare lo scarso feeling con la porta. Praticamente mai pericoloso, spesso sbaglia anche il movimento o l’appoggio vanificando le trame dei compagni.

IL TABELLINO

SALERNITANA-INTER 1-1

Salernitana (3-4-2-1): Ochoa 7,5; Daniliuc 5,5, Gyomber 6, Pirola 6,5 (20′ st Troost-Ekong 6); Bronn 5 (1′ st Dia 6,5), Coulibaly 6 (20′ st Nicolussi Caviglia 6,5), Vilhena 6 (35′ st Bohinen 6), Bradaric 6; Candreva 7, Kastanos 5,5 (40′ st Botheim sv); Piatek 5. A disp.: Fiorillo, Sepe, Sambia, Lovato, Iervolino, Bonazzoli, Valencia. All.: Paulo Sousa 6.
Inter (3-5-2): Onana 5,5; Darmian 6, De Vrij 6, Acerbi 6; Dumfries 5,5, Barella 6 (20′ st Gagliardini 5), Asllani 6,5 (20′ st Brozovic 5), Mkhitaryan 5,5, Gosens 7 (30′ st Dimarco 5,5); Lukaku 5,5 (40′ st Dzeko sv), Correa 6 (20′ st Martinez 5). A disp.: Handanovic, Botis, Bellanova, Zanotti, Bastoni, Carboni, Dzeko. All.: Inzaghi 5,5.
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 6′ Gosens (I), 45′ st Candreva (S)
Ammoniti: Coulibaly, Nicolussi Caviglia (S); De Vrij, Gagliardini (I)
Espulsi: nessuno

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