MOGGI E RAMPULLA SIPARIETTO AD AGROPOLI AL SETTEMBRE CULTURALE: “DIRETTORE ASPETTO SEMPRE IL RINNOVO DEL CONTRATTO” LA RISPOSTA: “NON ABBIAMO SOLDI”/VIDEO
Luciano Moggi e Michelangelo Rampulla due assoluti protagonisti dellajuventus umbertaiana sono interventuti al settembre culturale di Agropoli per la presentazione del libro di Michele Gigantino “La Juve è un sentimento”.Tra battute,ricordi,anedotti e qualche sipariettto tra Moggi e Rampulla è scivolata via una serata alla quale hanno preso parte,nel suggestivo scenario del castello di Agropoli,molte persone tra le quali moltissimi tifosi della Juventus.Un libro che racconta il forte legame tra l’autore(uno scrigno di nozioni e ricordi) e la vecchia signora del calcio Italiano.
Due volumi belli pieni e tanta suggestione in questa opera di Michele Gigantino all’esordio come scrittore di calcio ma consolidato letterato nel campo della medicina e nel sociale coautore di libri che trattano problematiche giovanili e autore di ua quarantina di lavori su tematiche di carattere psicologico-pscichiatrico.Laureato in medicina e chirurgia,specialista in psicologiamedica e Pscioterapeuta,ha ricoperto incarichi dirigenziali nell’ambito della sanità dell’esercito,dove ha raggiunto il grado di Generale.Uomo di cultura e di sentimenti si è cimentato in questo lavoro che ad un primo impatto può sembrare un racconto superficiale ma di fatto,se si esclude la Juventus,è comune ai tifosi e rappresenta le ansie,le attese,le reazioni e il modo di vivere della squadra per la quale si fa il tifo.Per i tifosi della Juventus poi questo è particolarmente suscettibile perchè,si sa,che i supporters bianconeri sono innamorati della loro squadra e riversano su di lei un’amore smisurato che cresce in sitonia con le accuse che le vengono rivolte e ritenute dagli stessi solo motivo di frustrazione da parte degli altri.Tutto questo spinge il tifoso della Juventus ad essere legato alla squadra oltre il normale e molto di più che degli altri tifosi verso le loro rispettive squadre.
L’autore del libro indicizza le partite,le vittorie e le sconfitte e rapporta la vita del club con la propria esistenza cosa comune praticamente a tutti.In pratica Gigantino evidenzia quello che ogni bianconero conserva dentro di se e cioè dove si trovava nel momento delle vittorie più importanti.In quale contesto,se era allo stadio,o la guardava in tv o la sentiva per radio o in qualsiasi posto si trovava. Il rapporto con la squadra, del suo essere tifoso, romanzato con la fede,la passione e l’amore che si ha verso una squadra di calcio.Gigantino riporta fedelmente la vita del tifoso della sua squadra del cuore vissuta da lontano non potendosi trovare nella città dove c’è il club e racconta le prime esperienze allo stadio con il papà a cui da il merito di avergli aperto la strada verso la conoscenza della Juventus e al quale dedica questo lavoro.In pratica l’autore mette in evidenza come il tifoso Gigantino fotografa i momenti della vita con l’attività della Juventus esponendo il suo percorso esistenziale con l’attività della Vecchia Signora in un intreccio comune di sentimenti e passioni rapporando poi anche notizie di politica,cronaca e gossip in contemporanea delle gesta della Signora.Non può e non deve passare inosservata questa pubblicazione che a primo acchitto può sembrare la nota superficiale di un amore spassionato con il paraocchi ma che si rivela essere uno spaccato di vita vissuta collocabile nella personalità di ogni tifoso di qualsiasi squadra.E non sfugga la trasformazione dell’autore in cronista nel raccontare,munuziosamente,goal e azioni guardando però tutto con l’occhio del tifoso che ne romanza e caldeggia l’esecuzione.L’opera consente anche di scoprire un personaggio molto profondo e pieno di sentimenti che usa anche nel contesto juventino ma che si palesa con ogni espressione di vita.Nel guardare agli affetti personali come a quelli sentimentali passando per l’amore verso Agropoli città alla quale non nasconde vicinanza,si evidenzia un umano,semplice e disponibile nonostante gli allori di una vita che gli consentono di guardare al suo medagliere personale con orgoglio e soddisfazione cosa che fa anche guardando al palmaires della Juventus squadra di successo e di ambizione proprio come lui.”La Juve,un sentimento”è un’opera che non può mancare nelle librerie di ognuno di voi,da leggere,rileggere,osservare e proporre.Sergio VessicchioPer vedere il tutto clicca qua