QUEST’ANNO CHE STRANO CALCIO A FERRAGOSTO

E’ ferragosto e quindi non è il caso di parlare di calcio. Avete visto tutti le partite dei quarti finora ed ognuno si sarà fatta la sua opinione che di sicuro contempla l’assoluta certezza che contro certe squadre noi non possiamo competere soprattutto a fine annata in cui arriviamo letteralmente distrutti psicologicamente e fisicamente. Il divario è ovviamente anche tecnico ma mi metto a ridere ogni volta che leggo:”Alla fine la vincono i singoli”, famoso refrain di un signore che alla Juve si è, purtroppo per 5 anni, adagiato ad una mentalità che in verità ha trovato nella sede della Juventus al momento della firma del contratto e che ha sposato letteralmente facendola sua e difendendola strenuamente.
Lo abbiamo letto dopo la partita PSG-Atalanta che immaginavo avesse convinto invece tutti di come una squadretta perchè di questo stiamo parlando a livello tecnico in confronto ai colossi europei, a due minuti dalla fine era in semifinale, giocando gli ultimi minuti praticamente in 10.

Quell’Atalanta era li proprio grazie alla sua organizzazione di gioco, era proprio la prova che se ci stavano riuscendo loro figurati un team come la Juventus in cui alle idee di gioco puoi abbinare anche la classe dei singoli (di taluni singoli).
Poi, c’è stato Lipsia Atletico Madrid ed è inutile anche commentare spero.
Ma il clou lo abbiamo avuto ieri sera quando abbiamo visto che quella che si definisce “Més que un Club”, che da sempre è sinonimo di qualità, di tecnica, di campioni immensi e che ultimamente proprio su uno dei suoi campioni (Messi visto che gli altri extraterrestri nel frattempo avevano lasciato a lui tutta la scena) stava adagiando la sua “idea” di gioco, è stata letteralmente massacrata in un modo talmente brutale dal Bayern Monaco con un punteggio peraltro dissacrante da far, presumo, cadere molte teste in Catalogna.
Io penso che la Juventus debba capire che non bisogna rincorrere il tiki taka o qualunque altro tipo di gioco a cui abbiamo assistito in altre piazze europee in questi anni (Liverpool, Barca ecc.) perchè in quei casi ciò era possibile perchè le squadre erano state costruite in modo che i calciatori fossero congeniali ad un certo modo di giocare e sono stati bravi a trovare per strada l’alchimia giusta, a creare il giusto ambiente di lavoro con una mentalità che ti spinga a voler importi sull’avversario piuttosto che a limitarlo per sfruttarne le eventuali debolezze. La Juventus deve capire che cosa vuole fare da grande, insomma, prima di dichiarare pubblicamente che la Champions è un obiettivo.
Sento spesso parlare di circo e altre battutacce che ancora facciamo nostre mutuandole da chi negli ultimi anni ha pensato a fare più show davanti alle telecamere che in campo.
Nessun tifoso juventino vuole vedere il circo allo stadium ma si sta anche chiedendo se sarà mai possibile vedere una squadra muoversi in campo come ha fatto il Bayern Monaco ieri sera, coniugando campioni, organizzazione ed idee di gioco.
In verità, conoscendo la nostra tifoseria, qualche nostalgico si sarebbe lamentato dei due gol presi piuttosto che esaltarsi per gli 8 segnati ed altrettanti falliti.Ma, come detto nell’incipit, è ferragosto e non è il caso di parlare di calcio.Paolo Scola