JUVENTUS GIRAUDO AL TAR LA SITUAZIONE

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Qualche precisazione: ieri si è discusso il ricorso di Giraudo al TAR del Lazio. Proverei a fare chiarezza.
1) Non c’entra nulla la CEDU
Il ricorso di Giraudo alla CEDU contro la radiazione subita per calciopoli è stato considerato ammissibile, ma per la discussione nel merito non sono ancora state fissate date.
Per i ricorsi alla CEDU bisogna avere molta pazienza. Di paesi ce ne sono tanti e sono in parecchi a denunciare presunte violazioni dei diritti umani.
Non a caso, la CEDU dichiara inammissibili la maggior parte (90%) dei ricorsi: il fatto che l’abbiano considerato ammissibile è un buon punto di partenza. Vedremo quando lo discuteranno.
2) Non c’entra la decisione del 21 dicembre della CGUE sul monopolio UEFA
Alcuni commentatori sostengono che la decisione del 21 dicembre potrebbe aver cambiato anche la giustizia sportiva… non è vero: per cambiarla è oggettivamente necessario che una sentenza inequivocabile della CGUE contenga una disposizione che obblighi l’Italia a riformare la giustizia sportiva.
3) Non c’entra (solo per il momento, speriamo) la stessa CGUE
Giraudo non ha mai fatto ricorsi alla CGUE.
Ma nel suo ricorso al TAR chiede che si trasferisca alla CGUE la discussione sulla questione di incompatibilità della legge 280/2003 (specificità della giustizia sportiva italiana, che rende inappellabili le sue sentenze) con i principi del diritto comunitario.
L’obiettivo finale di quel ricorso è ovviamente quello di scardinare i principi di quella legge. Per farlo, come detto, occorre una sentenza della CGUE.
4) L’udienza di ieri
Evito volentieri di entrare nei tecnicismi. Peraltro, in molti hanno pubblicato le interviste agli avvocati.
I giudici del Tar hanno ascoltato con attenzione sia le tesi degli avvocati di Giraudo sia quelle dell’Avvocato di Stato, che rappresentava la controparte.
Gli avvocati Rosboch e Dupont, legali di Giraudo, dopo l’udienza al Tar si sono detti soddisfatti… ma non è possibile intuire il finale di questa vicenda.
I giudici hanno ora la possibilità di: dare ragione a Giraudo sull’incompatibilità di quella legge; oppure: dargli torto e giudicare inammissibile la richiesta; oppure: rinviare il tutto alle decisioni della CGUE.
5) Considerazioni
I magistrati del Tar del Lazio e quelli della giustizia sportiva e/o del Collegio del Coni sono molto vicini, talvolta i nomi coincidono.
Si saprà qualcosa tra 45 gg. (max.60). Se anche i giudici dessero ragione a Giraudo, al massimo passerebbero la questione alla CGUE, che di solito ci mette un anno o due per esprimersi.
Non sono un esperto, ma credo che trasferire alla CGUE la questione significherebbe di fatto (a prescindere dalle motivazioni) la fine della giustizia sportiva così come l’abbiamo conosciuta finora.
Ed è per questo che mi pare difficile che lo facciano. Però, vediamo…Fonte Ju29ro
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